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“Bollette pazze” a Pellezzano, la nota del gruppo Avanti Insieme

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“Bollette pazze” a Pellezzano, la nota del gruppo Avanti Insieme

La nota stampa dei referenti del gruppo Avanti Insieme relativa al problema “bollette pazze” per il servizio idrico a Pellezzano

Pellezzano – La nota di Avanti Insieme

È la situazione che sta interessando in questi giorni centinaia, se non migliaia, di abitanti di Pellezzano e che oggi viene denunciata dal gruppo cittadino Avanti Insieme dopo aver ricevuto numerosissime segnalazioni da parte sia dei componenti  stessi del gruppo, sia da numerosi altri concittadini. Dove sta la questione? A Pellezzano la società Pellezzano Servizi, in passato responsabile della gestione del servizio idrico integrato, ha affidato alla Creset, società di recupero crediti, la riscossione di fatture dell’acqua per gli anni 2011 – 2014. È una pratica diffusa e del tutto normale. Solo che c’è un inghippo – spiegano i membri di Avanti Insieme – una società di recupero crediti invia agli utenti, dei dei solleciti di richiesta di pagamento di bollette antecedenti l’1/01/2014, ovvero crediti giuridicamente nulli, prescritti. Il gruppo spiega così il meccanismo di vendita dei crediti e la conseguente riscossione: ‘Ti vendo sottocosto questi crediti scaduti, ora sta a te ricavarne il più possibile’. Ma perché i crediti sono nulli? Semplice: la legge stabilisce che se un credito non viene riscosso in 5 anni, non deve più essere considerato valido.

Fatto sta che domandare è lecito, mentre rispondere è cortesia. Niente impedisce infatti alle società di recupero crediti di andare a chiedere il pagamento di crediti prescritti, sta al consumatore rifiutarsi di farlo. Cosa che sotto ogni punto di vista è suo diritto fare.

I cittadini di Avanti Insieme ritengono che la mossa della società Pellezzano Servizi, il cui socio unico è il Comune di Pellezzano, non sia ‘morale’. ‘Lo pensiamo perché non tutti conoscono la legge sulla prescrizione e la malafede risiede nella “messa in soggezione’ di cittadini inconsapevoli. Dunque chiediamo di porre fine a questo squallido teatrino”.