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Zoo di Napoli: presidio per i diritti degli animali

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Zoo di Napoli: presidio per i diritti degli animali

Zoo di Napoli: si è tenuto in mattinata il presidio organizzato dalla LAV Napoli Onlus e da Veg in Campania

Zoo di napoli[ads2] Nella mattinata del 30 novembre si è tenuto il presidio organizzato dalle associazioni LAV di Napoli e Veg in Campania alle porte dello zoo di Napoli. Presenti anche le associazioni Antispecisti Partenopei, Venganch’io Cavese, Sorci Verdi Collettivo Antispecista e ALBA.

Passanti incuriositi e attivisti veterani, tutti insieme a gridare i diritti degli animali.

Secondo quanto testimoniato dalle foto scattate dai volontari della LAV, le condizioni in cui versano gli animali dello zoo di Napoli, sfiorano il maltrattamento. Le strutture non idonee, l’isolamento degli animali e la reclusione, minacciano la salute di questi splendidi esemplari costretti a mostrarsi in tutta la loro desolazione.

Nonostante nel mondo, come in Italia, molti degli zoo non tutelino la salute e il benessere degli animali, questa forma di “intrattenimento” è ancora largamente diffusa. Lo zoo di Napoli è infatti soltanto uno dei numerosi esempi in cui la scarsa informazione del mondo animale e l’inadeguatezza delle strutture, sopravvivono nascondendosi dietro la maschera del “divertimento” e dei fini “didattici”.

Non c’è nulla di didattico in un animale in gabbia – hanno spiegato i volontari – I bambini ci guardavano, ci ascoltavano al megafono… se solo i genitori spiegassero loro che un animale in gabbia è un animale infelice, sono certa che la maggior parte di loro capirebbe e boicotterebbe lo zoo”. 

Molti dei visitatori infatti, ascoltando le parole dei volontari, hanno dimostrato grande sensibilità decidendo spontaneamente di rinunciare alla visita dello zoo.

Non è così difficile, del resto, lasciarsi vincere dall’emotività percorrendo gli spazi di uno zoo, un luogo forse concepito per insegnare la bellezza della natura, ma che col tempo è diventato un’asettica sala espositiva in cui gli animali vengono appiattiti e svuotati fino a sembrare dei quadri appesi a delle pareti fatte di sbarre.