Home Cronaca Tre attentati incendiari a Capaccio, arrestato estorsore

Tre attentati incendiari a Capaccio, arrestato estorsore

0
Tre attentati incendiari a Capaccio, arrestato estorsore

Tre attentati incendiari: un estorsore chiedeva ingenti somme di denaro e, di fronte al rifiuto delle vittime, ha arrecato danni per 70.000 euro

[ads1]

Tre attentati incendiari. Questa mattina, nella località di Capaccio Paestum (SA), i Carabinieri della Compagnia di Agropoli hanno eseguito un provvedimento cautelare in carcere, emesso dal GIP presso il Tribunale di Salerno nei confronti di G. R., un ventinovenne del luogo ritenuto responsabile dei reati di tentata estorsione, danneggiamento seguito da incendio e detenzione e porto abusivo di materiale esplosivo, con l’aggravante del metodo mafioso.

Le indagini, condotte dal Nucleo Operativo della Compagnia di Agropoli mediante attività tecniche coordinate dalla Procura della Repubblica, hanno avuto inizio dopo tre attentati incendiari perpetrati nei mesi di settembre-ottobre 2014 ai danni di un autolavaggio sito in località Licinella (Capaccio Paestum). In tali circostanze furono fatti esplodere degli ordigni rudimentali nelle vicinanze dell’attività commerciale, creando gravi danni alla struttura e una significativa ripercussione negativa sull’andamento dell’esercizio.

tre attentati incendiariLe investigazioni hanno consentito di documentare la piena responsabilità di G. R. quale esecutore di tre attentati incendiari (con danni pari a circa 70.000 euro), nonché di accertare il movente delle azioni criminali – ovvero il rifiuto opposto dalla vittima, nonostante le gravi e reiterate minacce fisiche e verbali patite, riguardo la consegna di un’ingente somma di denaro, indebitamente pretesa – e di ricostruire le dinamiche degli episodi incendiari, mediante l’analisi delle diverse tipologie di ordigni utilizzati dall’autore (taniche contenenti carburante munite di innesco, nonché “bombe carta”) ed alcune immagini estrapolate dalle videocamere di sorveglianza.

Inoltre, i Carabinieri hanno riscontrato la particolare capacità intimidatoria dell’indagato, finalizzata ad ottenere il “pizzo” richiesto, aggravata dalla violenza, ripetitività e platealità delle azioni criminose corroborate dalla notorietà della natura criminale della locale famiglia Rossi.

[ads2]