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Studenti in piazza contro il numero chiuso

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Studenti in piazza contro il numero chiuso

 La coordinatrice dei Giovani Comunisti spiega i perchè della protesta contro il numero chiuso

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Gli studenti contro il numero chiuso nelle università italiane. A protestare contro quella che da moltiviene indicata come un’ingiustizia è la coordinatrice dei Giovani Comunisti di Salerno Rossella Puca: “Il numero chiuso contrasta la possibilità di accedere ai corsi di Laurea agli studenti e alle studentesse, nel caso in cui le conoscenze pre-universitarie siano considerate carenti. Le scuole superiori – continua la giovane coordinatrice – non sempre danno agli studenti le conoscenze necessarie per accedere ad ogni corso di laurea. Basti pensare ad una scuola umanistica come possa preparare al meglio lo studente per i test di una facoltà scientifica, o il contrario, Inoltre in piena crisi economica, non tutti gli studenti possono prepararsi privatisticamente presso corsi a pagamento o lezioni private preparatorie ai test di accesso. I test a numero chiuso non sono altro che pratiche inique e discriminatorie, che tagliano le possibilità di realizzazione personale e professionale degli studenti.”

Una situazione resa ancora più grave, secondo la coordinatrice dei Gc, dai provvedimenti degli ultimi governi:”Come se non bastasse uno degli ultimi decreti dell’ex ministra Carrozza ha imposto un taglio del 23% dei posti disponibili per le facoltà di medicina e chirurgia odontoiatrica, veterinaria, professioni sanitarie ed architettura. Tra gli altri provvedimenti annunciati dalla ministra Giannini, ci sono la riproposizione del bonus maturità, che definisce le modalità di svolgimento delle prove di ammissione per i corsi di laurea a numero chiuso e programmato. Coloro che avranno ottenuto un voto di maturità medio-alto (da 80 a 100/lode) avrebbero un punteggio per poter accedere ai test in una situazione di vantaggio. Vi è inoltre il riproponimento del ddl Aprea, già oggetto di dure contestazioni da parte degli studenti, il quale riduce drasticamente la democrazia nelle scuole; l’abolizione degli scatti di anzianità per gli insegnanti, impedendo così il recupero del potere d’acquisto perduto; la volontà di valorizzare le scuole paritarie; i concorsi d’istituto per il reclutamento dei docenti, che favorirebbero l’arbitrio da parta dei dirigenti scolastici rendendo la procedura meno trasparente. Rifondazione Comunista ed i Giovani Comunisti – conclude la nota Rossella Puca chiedono:il rinvio dei test d’ingresso alle Facoltà di medicina e chirurgia,odontoiatria, veterinaria, professioni sanitarie e architettura da aprile a settembre, quindi dopo il conseguimento della maturità da parte degli studenti, la smentita sulla reintroduzione del bonus maturità, il rispetto e lo sblocco degli scatti di anzianità per gli insegnati e per il personale ATA, maggiori risorse per la scuola pubblica.”