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Sicurezza degli edifici pubblici a San Marzano: la denuncia di “Insieme per costruire”

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Sicurezza degli edifici pubblici a San Marzano: la denuncia di “Insieme per costruire”

Documentazione tecnica e antisismica dell’istituto comprensivo “Giovanni Paolo II” – “Anna Frank” di San Marzano sul Sarno: i consiglieri comunali di “Insieme per costruire” presentano richiesta di accesso agli atti. Ad oggi, nessuna risposta dall’Ente

Dubbi sulla documentazione tecnica e antisismica dell’istituto comprensivo “Giovanni Paolo II” – “Anna Frank” di San Marzano sul Sarno. I consiglieri di “Insieme per Costruire” scrivono al responsabile del settore Lavori pubblici dell’Ente per accedere agli atti. Ma dal 13 settembre scorso l’Ente non ha dato risposte.

“Dopo il dibattito nato a livello nazionale sulla sicurezza degli edifici pubblici non si può non esprimere preoccupazione sul modo approssimativo di garantire ai nostri giovani e agli insegnanti un luogo dove non rischiano la propria incolumità”, hanno spiegato gli esponenti della minoranza. “Non risulta, al momento, nessun documento relativo all’agibilità e all’abitabilità, nonché igienico-sanitaria e idoneità statica dei plessi di via Pendino e piazza Amendola”.

Sono oltre 400 gli studenti frequentanti la scuola marzanese. Un problema che per questo, secondo i consiglieri comunali di “Insieme per Costruire”, va affrontato con la massima celerità. “Sulla sicurezza e la salute dei nostri non si scherza e non permetteremo a nessuno di operare con pressapochismo”, hanno spiegato gli esponenti di opposizione.

“Il sindaco, insieme alla preside della scuola, è responsabile penalmente e civilmente di cosa accade nei plessi. Nessuno ci chiami disfattisti, perché vogliamo solo tutelare e prevenire problemi che potrebbero portare ad affrontare situazioni davvero molto complicate”.

Secondo i consiglieri di minoranza la situazione sarebbe critica soprattutto nel plesso di piazza Amendola, dove ci sarebbe la necessità di intervenire in tempi brevi. “C’è una falda acquifera che emerge nei piani sottostanti della scuola, portando umidità e disagi a docenti e alunni. Inoltre, le caldaie non sono a norma e non hanno ricevuto ancora una modifica sia per i collaudi che per la manutenzione. La richiesta inoltrata il 13 settembre scorso ad oggi non ha avuto riscontro e riteniamo l’atteggiamento dell’Ente preoccupante che ci fa pensare che la documentazione indispensabile per le attività scolastiche in via Pendino e piazza Amendola non è ancora pronta. Nutriamo dubbi anche sugli atti predisposti per l’anno scolastico precedente. Questo porta gli amministratori ad assumersi una serie di responsabilità civili e penali”.