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Scafati Arancione sulla gestione dei rifiuti in città

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Scafati Arancione sulla gestione dei rifiuti in città

Gestione dei rifiuti a Scafati: l’affondo del gruppo Scafati Arancione, che propone alla commissione straordinaria di far affiancare i manager dell’Acse da un esperto in temi ambientali

Il gruppo Scafati Arancione non usa mezzi termini per criticare la gestione dei rifiuti in città.

“Sarebbe opportuno che il prefetto Giorgio Manari, responsabile della commissione straordinaria del Comune di Scafati, permetta al responsabile social dell’Acse di fare un corso di formazione sull’utilizzo di Facebook e, allo stesso tempo, faccia affiancare il manager Daniele Meriani ad un esperto in temi ambientali”.

“Sappiamo che si sta facendo il massimo, ma sicuramente non è il meglio per gli scafatesi. Si sta perdendo tempo tra social e incontri con persone che, senza alcuna competenza, possono essere d’aiuto alla società partecipata dell’Ente”, continuano gli attivisti.

Questi ultimi inoltre propongono di contattare il presidente di Legambiente Campania, Michele Buonomo, per invitarlo a Scafati e discutere con lui su come migliorare la raccolta differenziata e i rapporti con i cittadini.

Infine, la stoccata: “Siamo consapevoli che la strada per il ripristino della legalità sia lunga. Certamente, dal punto di vista tecnico non possiamo essere forieri di consigli, ma basterebbe il buonsenso per evitare autogol clamorosi. L’Acse deve pensare a gestire i rifiuti trovando soluzioni per rendere meno salata la bolletta dei contribuenti, la Polizia municipale a multare chi sversa l’immondizia senza autorizzazioni e i cittadini a rispettare le regole.

Si potrebbe optare per le foto trappola in uso in Comuni del circondario e che hanno costi irrisori (poco più di trecento euro). Se ognuno rispettasse questi ruoli penso che le cose migliorerebbero. Quando qualcuno lo capirà allora Scafati sarà un posto migliore. Servono esperti, non tuttologi e leoni da tastiera. Auspichiamo che ci sia un atteggiamento responsabile da parte di tutti”, concludono.