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Salernitana Virtus Entella, cinque cose che ho visto

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Salernitana Virtus Entella, cinque cose che ho visto

Salernitana Virtus Entella, avrei voluto vedere la vittoria e un gol decisivo, temo di rivedere ricorsi storici, l’unica cosa che non vorrei vedere è la classifica

[ads1] Intanto, in Salernitana Virtus Entella, abbiamo visto un pareggio, il quarto su cinque partite della gestione Menichini. Era una buona occasione, lo sappiamo, questo non vuol dire che non se ne presentino altre, tanto il campionato è scarso… Allo sconforto per la vittoria mancata, si aggiungono i complimenti alla Virtus Entella di Chiavari (27 mila abitanti circa), Squadra tosta, rapida e concreta, due stagioni consecutive in serie B (prima volta nella sua storia) e il sogno play-off a portata di mano.salernitana virtus entella

[dropcap]1[/dropcap] Coda, Coda, Coda. È inutile girarci intorno, siamo onesti, massima stima per il giocatore e l’impegno ma parlano i numeri e le statistiche; ha segnato 9 reti, nessuna di queste decisiva per una vittoria, un match-point. È la sottile linea tra l’essere un bomber e un calciatore che segna. Coda non è un bomber è un calciatore che segna. Un bomber è decisivo, fa gol da tre punti, è la speranza che quella partita la possa decidere lui. L’augurio, sincero e sentito, è che Massimo Coda cresca, maturi e diventi bomber, spietato, con la maglia granata addosso.salernitana virtus entella

[dropcap]2[/dropcap] La guerra dei social. Già invadono la vita quotidiana, immaginate quella calcistica di migliaia di tifosi. Gruppi, opinioni, messaggi,moniti. Uno rimbomba più di tutti: “se non ci credete statv a cas”. Ma perché mi chiedo io? Il tifoso, ogni singolo tifoso, vive il suo rapporto con la sua squadra del cuore in modo del tutto personale, quasi intimo. Il tifoso pessimista si piange addosso, non tira i piedi. Va comunque allo stadio, paga il biglietto, impreca in trasferta davanti alla TV e può anche pensare che la sua squadra è scarsa sperando in un miracolo sportivo. Non deve per forza credere che per magia i calciatori diventino fenomeni ma vive comunque la salernitanità e, orgoglioso canta lo stesso “ma comm’ è bell’ a ess’ pisciaiuò”.

[dropcap]3[/dropcap] Nella B del ’91 la Salernitana disponeva di un’ottima squadra. Un gran portiere (Battara), un ottimo libero (Ceramicola), un centrocampista di tutto rispetto (Gasperini), un eccelso rifinitore (Pasa), un’ala importante (Fratena). Mancava il goleador, che non fu acquistato nel mercato di riparazione. Quest’anno, a gennaio, il rinforzo è stato Sergiu Bus, che ieri ha bagnato l’esordio da titolare in Salernitana Virtus Entella con un bel gol che poteva essere decisivo. Speriamo non sia un fuoco di paglia, speriamo che il ragazzo rumeno possa gioire ancora…sennò non resta che attaccarci al tram.salernitana virtus entella

[dropcap]4[/dropcap] La mentalità. Non è facile trovare una spiegazione al pareggio di ieri sera. Ma è ovvio che qualcosa dal punto del carattere è venuto meno. Menichini in sala stampa ha parlato di “egoismo”, bene. Anche troppa convinzione di aver chiuso la partita, aggiungo io, talmente alta che in 4-5 occasioni si è preferita la soluzione personale al possesso palla o all’assist al compagno. Tutti uniti si vince. Quattro magiche parole, brevi e concise. Tutti uniti si vince sia sugli spalti che in campo. Mister, fallo capire e sii coraggioso, osa, rischia.salernitana virtus entella

[dropcap]5[/dropcap] No applicazioni, niente televideo e giornali. Non guardiamo la classifica. È troppo brutta ed è vera. È inutile fare conti. Perché dobbiamo necessariamente pensare a noi stessi, a vincere, a riassaporare i tre punti, tutti in una volta e non a rate. Se la bagarre salvezza è ampia, se la quota salvezza si abbassa (sono dati di fatto…), vuoi vedere che davvero possiamo salvarci? [ads2]