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Giornata amara per la Salernitana, il Cittadella s’impone 3-1 all’Arechi

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Giornata amara per la Salernitana, il Cittadella s’impone 3-1 all’Arechi
Foto: profilo facebook ufficiale U.S. Salernitana 1919 Ianuale Photo

Ennesima sconfitta per la Salernitana all’Arechi: i granata non sanno più vincere. Il Cittadella s’impone 3-1 tra il chiasso assordante degli ultrà della Curva Sud.

La Salernitana non sa più vincere, nemmeno tra le mura di casa: all’Arechi, i granata sono stati sconfitti per 3-1 dal Cittadella.

I granata hanno rovinato questa bella giornata di sole, disputando una delle peggiori partite della stagione. I veneti, infatti, hanno sfruttato le dormite della difesa per imbucare comodamente in rete tutte e tre le volte. Durante la partita, sono stati intonati molti cori contro l’operato del co-patron Lotito; la “faida” tra tifosi e Società continuerà ancora per molto.

Già dai primi minuti, infatti, è stato esposto uno striscione che ricordava ai “piani alti” che la squadra deve avere una società degna del suo nome:

Pretendiamo una Società con ambizioni. Degna di questa città e dei suoi colori“.

Le premesse erano delle migliori; purtroppo, però, conta il risultato sul campo. E il tabellino, alla fine del match, segnava Salernitana-Cittadella 1-3. Ormai i giochi sono chiusi, e le ambizioni di inizio campionato sono volate via come palloncini pieni di elio. Adesso bisogna pensare solo a salvarsi.

Giornata da incubo per i giocatori granata

La squadra, tranne che per Rosina, è stata disastrosa. Radunovic, nonostante il rigore parato, è uscito a vuoto nel gol del 2-0. Vitale assente in fase difensiva, e sempre in ritardo sui palloni crossati sul secondo palo; Casasola, con un intervento killer, ha regalato un rigore ai veneti sul 2-1. La coppia centrale difensiva formata da Tuia e Monaco (poi sostituito da Schiavi) sarebbe potuta entrare a far parte del cast de “La Bella addormentata nel bosco“; non commentabili le dormite sui tre gol subiti.

Il centrocampo è stato nullo; non si possono quantificare i passaggi sbagliati da Ricci e Minala. Snervante, infine, l’atteggiamento di Kiyine in campo; il nazionale marocchino ha provato troppe inutili giocate in mezzo al campo.

Palombi non è stato capace di far salire la squadra nemmeno una volta; la squadra ha pagato troppo l’inesperienza del giovane attaccante. Magari Colantuono avrebbe potuto schierare una prima punta nativa come Bocalon.

Ora testa alla trasferta di Brescia: al Rigamonti saranno fondamentali i 3 punti per la salvezza.

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