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Ruggi d’Aragona a Salerno, due persone salvate da grave intossicazione

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Ruggi d’Aragona a Salerno, due persone salvate da grave intossicazione

La medicina iperbarica di Salerno, all’ospedale Ruggi d’Aragona, ha salvato due persone in grave stato di intossicazione da monossido di carbonio. Si tratta di un uomo di 70 anni ed una donna di 51 provenienti da Mirabella Eclano

Questa notte, presso l’Ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, intorno all’1.30 di notte sono stati trasportati presso la Camera Iperbarica afferente alla Rianimazione del Plesso Ruggi, diretta dal Dottor Renato Gammaldi, due persone in grave stato di intossicazione da monossido di carbonio.

Si tratta di un uomo di 70 anni ed una donna di 51 provenienti da Mirabella Eclano. Appena giunti, il responsabile della Medicina Iperbarica, dottor Dante Lo Pardo, ha immediatamente provveduto al soccorso specialistico che prevede, dopo le prime indagini diagnostiche obbligatorie, il tempestivo trattamento in camera iperbarica.

I due pazienti, in stato di coma,  hanno cominciato il trattamento alle ore 02.00 e sono rimasti nell’impianto ininterrottamente fino alle ore 04.45 con la continua assistenza del dottor Lo Pardo. Già dopo la prima ora intensiva il medico ha cominciato ad osservare i primi segni di risveglio e  alle ore 04.45 i due pazienti sono usciti completamente ristabiliti dalla camera iperbarica. Restano tuttavia ricoverati per essere sottoposti ad ulteriori trattamenti.

La Medicina iperbarica di Salerno, quindi, ha potuto salvare la vita  dei due pazienti grazie anche all’immediata disponibilità del tecnico Domenico Terracciano e dell’infermiere professionale Francesco Scognamiglio.

La Camera Iperbarica dell’Azienda Ospedaliera San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, unica struttura pubblica dell’intero territorio provinciale, rappresenta da tempo il punto di riferimento h24 per le emergenze iperbariche.