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Roy Andersson vince il Leone d’oro

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Roy Andersson vince il Leone d’oro

[ads1]Vince il Leone d’oro per il miglior film, la bizzarra storia di Roy Andersson, terzo capitolo di un discorso sulla morte dal titolo, A pigeon sat on a branch reflecting on existence: si tratta proprio di una riflessione su diversi aspetti dell’esistenza e della morte appunto

roy anderssonLa migliore regia e il Leone d’argento, dunque, sono andati invece al russo Andrej Končalovskij per il film The postman’s white nights, anche questo favorito insieme allo svedese Andersson.

Molto apprezzato anche il Premio speciale della Giuria a The look of silence di Joshua Hoppenheimer, ma i fischi in sala stampa sono stati diversi per l’assegnazione della Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile ad Adam Driver e quella per l’interpretazione femminile a Alba Rohrwacher. Per la prima i favoriti erano Willem Dafoe e Elio Germano, rispettivamente per Pasolini e Il giovane favoloso. Per la seconda ci si aspettava la premiazione a Zhong Lü per il cinese Red Amnesia.

Il Premio Marcello Mastroianni a un giovane attore/attrice emergente al giovane Romain Paul per il film Le dernier coup de marteau.

Altri fischi da parte della stampa sono andati all’assegnazione del Premio speciale della Giuria, andato al turco Sivas di Kaan Müjdeci.

Court di Chaitanya Tamhane ha ricevuto il Premio Orizzonti per il miglior film e Theeb di Naji Abu Nowar ha ricevuto il Premio Orizzonti per la miglior regia.

Vince l’Italia con Belluscone che riceve il Premio speciale della Giuria Orizzonti.