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Qual è lo Stato nel quale si gioca di più ai casinò online?

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Qual è lo Stato nel quale si gioca di più ai casinò online?

Giocare al casinò è una delle pratiche preferite da molti uomini di età compresa, solitamente, tra i 30 ed i 50 anni

L’avvento di internet e delle connessioni da smartphone hanno ridotto al minimo la distanza materiale tra giocatori e luoghi di gioco, come i casinò. Ognuno, ora, può giocare alla roulette, per esempio, semplicemente tirando fuori il telefono dalla tasca e aprendo l’app del proprio bookmaker preferito.

L’area dei casinò online

Ma quali sono i Paesi nel mondo in cui si gioca di più ai casinò online? Qual è il primatista di questi? Ovviamente non esistono dati certi ma, quello che possiamo affermare con un certo grado di sicurezza, è che le posizioni si stanno ribaltando.

Il gigante americano dai piedi d’argilla

Il primato di maggiori giocatori ai casinò online al mondo appartiene, ovviamente, agli Stati Uniti d’America. E’ nella mente di chiunque lo stereotipo classico del ricco americano vestito di bianco con un cappello da cowboy che si reca nella casa di gioco più vicina con le tasche piene di banconote verdi. E, a dire il vero, questa era l’immagine che tutti avevamo prima dell’avvento di internet.

Ora, il giocatore d’azzardo è anche il ragazzino di 19 anni o il giovane di 25 anni, non più il ricco e lo stra ricco. Se aggiungiamo, poi, il fattore “vicinanza” virtuale il gioco è fatto. Senza contare, poi, il fatto che vincere qualcosa, per quanto poco, è sempre possibile.

L’Italia s’è desta

Eppure, l’America sta subendo un “sorpasso storico” da parte di molti altri Paesi contendenti che, nel rapporto giocatori / abitanti, surclassano il colosso a stelle e strisce. Anche l’Inghilterra, terra natia dei bookmaker e dei siti di scommesse online nonché dei casinò virtuali e non, sta perdendo rapidamente terreno a favore dei Paesi quali la Francia, la Spagna, la Germania e, in primis, l’Italia.

E chi l’avrebbe mai detto che il nostro piccolo Bel Paese potesse competere con i big del mondo? Il gioco d’azzardo è ancora un tabù ma una sua possibile totale liberalizzazione sta entrando nei registri dei politici in quanto, stime recenti, hanno dimostrato l’enorme possibilità di ricavati da un gioco d’azzardo controllato e regolamentato ed, ovviamente, tassato.

Il gioco d’azzardo, in Italia, ha subito un incremento esponenziale di preferenze negli ultimi 10 anni portando alle casse dello Stato dei benefici monetari di miliardi e miliardi di euro solo per quanto riguarda le scommesse sportive. Del resto, in Italia, la spesa pro – capite annuale nelle scommesse di ogni genere è di circa 500 euro, uno dei più alti in Europa.

I nuovi nemici degli americani

E se fossero i cinesi, gli acerrimi nemici degli americani, a prendere il controllo del betting? Macau ed Hong Kong sono due città semi – indipendenti dalla Cina e sopravvivono quasi esclusivamente per la presenza di casinò e di giocatori.

Ma questi Paesi non sono solo sede di lussuosi casinò ma anche sede di bookmaker e di siti di scommesse come nel caso di Malta, Cipro e altri paradisi fiscali. Anche Monte Carlo, per esempio, sopravvive quasi esclusivamente grazie ai propri casinò ed ai propri bookmaker.