Home Cronaca Nocera: quartiere Vescovado ripulito e ristrutturato

Nocera: quartiere Vescovado ripulito e ristrutturato

0
Nocera: quartiere Vescovado ripulito e ristrutturato

Tetti nuovi e pulizia nel quartiere Vescovado di Nocera Inferiore. Il rione attende da anni di esser riqualificato, ma la situazione sembra sempre in fase di tamponamento

vescovado noceraTetti  nuovi e pulizia accurata in tutto il quartiere Montevescovado, per cercare di tamponare un disagio che va avanti da quasi 35 anni. La spesa, approvata dall’Amministrazione Torquato con Delibera di Giunta numero 238, ammonta a circa 300mila euro e verrà garantita dai residui della Cassa Depositi e Prestiti. I lavori di manutenzione straordinaria verranno assegnati mediante normale gara d’appalti, che sarà tenuta costantemente sotto controllo dalla Guardia di Finanza per evitare possibili intrusioni malavitose. Era da tempo che gli abitanti del rione protestavano contro l’Ente comunale per lo stato di degrado in cui vertevano alcuni fabbricati, in particolare i tetti.

Con questi interventi di manutenzione si spera di ovviare al più presto a questo problema, dal momento che «Occorre garantire la vivibilità del quartiere nonostante il pesante problema causato dal blocco dei lavori dei nuovi alloggi Iacp – spiega il sindaco Torquato –. Non mancheranno altri interventi come quello effettuato dai lavoratori della Multiservizi stamattina: l’intero rione è stato tirato a lucido, ora sta ai cittadini non sporcarlo». Un monito diretto e pungente quello del sindaco che ha scatenato sul web e su Facebook un dibattito molto acceso, che vede partecipi cittadini e personalità autoritarie di Nocera.

La ramanzina del sindaco di sicuro non è partita dal nulla. Infatti, dopo gli interventi di pulizia, sono stati trovati materiali di ogni genere, dai materassi ai copertoni delle auto, dai sanitari inutilizzabili ai vecchi frigoriferi, da immondizia accantonata ad addirittura carcasse di animali. «Sta anche ai cittadini avere senso civico e collaborare a mantenere pulito il proprio quartiere» continua il sindaco, che ha poi anche richiamato alla memoria vecchi fantasmi di amministrazioni passate, come di consueto, per poter paragonare gli interventi che l’autorità comunale attuale sta portando avanti.

[ads2]La pulizia delle strade e la riparazione dei tetti, però, sembrano soltanto tamponare gli innumerevoli problemi in cui verte il rione più degradato della città. L’igiene è di sicuro un fattore importante che va sempre tenuto al centro dell’attenzione, ma non bisogna certo metterlo al primo posto quando esso è conseguenza di mali che si trovano sotto la superficie. Il problema degli alloggi del quartiere Vescovado si protrae ormai da anni, sin dalla costruzione di quei casermoni post-sisma del 1980, e si è protratto fino ai giorni nostri passando tra le mani della criminalità organizzata e della gestione interna abusiva.

Dopo la costruzione dei primi cinquanta alloggi, gli altri cantieri sono stati man mano tutti abbandonati, concludendo il ciclo con il fallimento della ditta che si stava occupando di tutta la faccenda: l’“Iacp Futura”. La situazione è bloccata a causa della solita burocrazia. Infatti, tutti i cantieri e le strutture abbandonate sono situati su luoghi che l’Iacp aveva acquisito e che ora, a causa della sua situazione, non può di certo ripristinare. Lo scorso marzo, l’Amministrazione Torquato ha avuto un meeting con i curatori del fallimento della società e hanno cercato di venirsi incontro per poter sbloccare la situazione. L’unica speranza è l’attesa. Infatti, una delle vie per poter ovviare al problema è la decadenza del diritto di superficie che al momento appartiene ancora alla ditta appaltatrice, per poi poter chiedere alla Regione i fondi necessari per rimettere in cantiere l’area sotto la tutela dell’Ente comunale.

La voglia di fare c’è, sia da parte del sindaco che dei suoi stretti collaboratori. L ‘avv. Manlio Torquato è sempre stato sensibile a queste problematiche sociali e anche questa volta sta facendo sentire tutto il proprio appoggio per far rivalutare la zona limitrofa alla cattedrale di San Prisco. Essendo infatti un’area storica sia per il territorio nocerino che per l’intero Agro, non c’è alcun interesse a lasciarla nell’abbandono e nel degrado. Bisogna battere il ferro finché caldo, senza lasciarlo raffreddare di nuovo.