Le promoters di Multimediamo, che indossavano un supporto di promozione interattiva a forma di gilet, hanno girato per le vie di Salerno durante la processione del Santo Patrono
[ads2]Dopo il Giffoni Film Festival e il Fanta Expo, la giovane start up “Multimediamo” è stata presente anche alla festa di San Matteo, patrono di Salerno. Durante la serata, alcune ragazze molto intraprendenti hanno girato le principali vie del centro della città attirando l’attenzione di migliaia di persone. Attraverso un particolare supporto di promozione interattiva mobile a forma di gilet chiamato SPIM, indossato dalle stesse promoters e munito di due display intelligenti, gli utenti hanno avuto la possibilità di interagire direttamente con il sistema.
Precisamente, nella parte posteriore del gilet, vi era un tablet che riproduceva slides dei brand aziendali aderenti all’evento, mentre nella parte anteriore un altro che riportava tre semplicissime domande, di cui una aveva come obiettivo di indovinare l’indirizzo dell’attività commerciale degli esercenti. Dopo aver risposto ai quesiti, le persone hanno potuto inserire la propria mail per effettuare una registrazione al sistema. Automaticamente è stata inviata una newsletter all’utente con tutte le offerte dei negozianti che hanno voluto dare maggiore visibilità alla propria attività commerciale.
Insomma, un “disturbo” cittadino di pochissimi secondi, ma molto utile e fruttuoso per i protagonisti del gioco. Risultati? Settecento contatti registrati interessati a ricevere offerte esclusive, l’apertura ad un nuovo mondo multimediale ed interattivo e il sorriso delle persone che si sentono coccolate dagli esercenti.
“L’obiettivo dell’azienda Multimediamo – ha affermato l’amministratore Sabato Amorelli – era un po’ più elevato per una festa così grande in quel di Salerno ma siamo pronti a migliorare per raggiungere numeri esponenziali”.
Per i prossimi eventi, quindi, la start up invita tutti all’interazione col suo SPIM. Oramai, quegli strani individui con il gilet sono facilmente riconoscibili, perché diffidare?