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Moschea, a Salerno il sì del Comune

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Moschea, a Salerno il sì del Comune

Apre a Salerno, in una traversa di Corso Vittorio Emanuele, la prima moschea autorizzata dal Comune e realizzata dalla comunità “Bangladesh”

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Salerno– Sorge la prima moschea nel centro cittadino, o meglio “il primo luogo di culto” di fede islamica realizzato dall’associazione culturale e religiosa “Bangladesh”. La notizia è stata diffusa stamattina dal Corriere del Mezzogiorno. Il locale, situato in via degli Orti, una traversa di Corso Vittorio Emanuele, sarà destinato allo svolgimento delle cerimonie religiose. Il presidente della comunità del Bangladesh, Hossain Alamgir, si dice soddisfatto del traguardo raggiunto: “Prima ci riunivamo in scantinati improvvisati o davanti ad un portone tra la sporcizia; la nostra religione ci chiede di pregare cinque volte al giorno e il giorno più importante per noi è il venerdì, proprio oggi, ci riuniremo in moschea così come voi cattolici vi riunite in chiesa la domenica. Avevamo bisogno di un posto in cui portare avanti le nostre tradizioni, Dio ci ha aiutati a trovarlo, fittato da un italiano dal cuore grande”.

Il dibattito relativo alla possibilità di autorizzare la presenza di una moschea in città, favorendo la libertà di culto, ha diviso per alcuni anni l’opinione pubblica e politica. moscheaNel 2013  già l’ex sindaco De Luca si disse favorevole alla realizzazione di un luogo di culto,  destinato alla cultura islamica, incontrando al Comune alcuni rappresentanti della comunità senegalese e di un importante ordine religioso musulmano.

Precedentemente, durante gli anni dell’amministrazione di Mario de Biase, la possibilità di aprire la città ad altre religioni e culture aveva scatenato non poche polemiche tra i membri dell’opposizione. Per l’attuale sindaco di Salerno,Vincenzo Napoli, comunicare al comune la nascita di questo luogo di culto “è stato un di più, non era necessario e l’amministrazione non deve esprimere nessun parere in merito, né deve autorizzare o negare”.

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Giornalista pubblicista, collaboro dal 2015 con le testate zon.it e zerottonove.it in qualità di responsabile di redazione. Ho conseguito la laurea magistrale in filosofia politica discutendo una tesi dal titolo "identità ebraica, male totalitario e giudizio nel pensiero politico di Hannah Arendt", con votazione 110 e lode. Sono attratta dal mondo della comunicazione, dai suoi diversi linguaggi e dalle nuove tecnologie d'informazione. Interessata alla politica, l'attualità e al cinema in generale. Nello specifico il cinema d'autore degli anni cinquanta, sessanta e settanta.