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Inquinamento del mare in Costiera Amalfitana

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Inquinamento del mare in Costiera Amalfitana

Aperta un’indagine penale dalla Commissione consiliare speciale “Terra dei Fuochi”, atta a verificare gli effetti dell’inquinamento sul territorio provinciale “in ordine alla presunta contaminazione del territorio con rifiuti tossici”

inquinamentoParadiso terrestre per gli occhi e per la mente, connubio perfetto tra fauna e flora, insenature mozzafiato e spiagge incantate dominate dal mare. La Costiera Amalfitana è senz’altro un fiore all’occhiello per tutta la regione e preservare tale preziosità dall’inquinamento è d’obbligo. A confermarlo, il comandante della Capitaneria del Porto di Salerno, il capitano Maurizio Trogu, il quale ha riferito dell’importanza di un monitoraggio costante ed efficiente delle acque che bagnano le nostre coste, sottolineando che sono attualmente in corso importanti indagini di natura penale, riguardanti la situazione globale delle acque della Costa d’Amalfi, per cui: –  “Non sono esclusi clamorosi sviluppi nelle prossime settimane–  come ha dichiarato, ieri,  lo stesso Trogu, nell’incontro svoltosi nell’aula del consiglio provinciale di Palazzo Sant’Agostino.

All’evento, presieduto dal consigliere Antonio Cammarota, sono stati invitati , oltre al Comandante della Capitaneria di Porto di Salerno ammiraglio Maurizio Trogu, anche tutti i Sindaci della costa d’Amalfi, il responsabile Arpac Salerno, dottor Debois, il presidente dell’Ausino, l’avvocato Matilde Milite, il dottor. Codanti per Legambiente, varie associazioni dei consumatori e consiglieri provinciali.

Dettagliato e chiaro il quadro che si è delineando, durante la seduta, a riguardo della tematica Inquinamento delle acque in Costa D’Amalfi: “Sono in corso diverse indagini aerofotogrammetriche e di rilevamento della mappatura termica, capaci di svelare eventuali immissioni in mare e quindi di poter verificare quelle legali e quelle che non lo sono e dalle quale son derivati sequestri a carico di aziende che sversavano illecitamente nel fiume Sele” – come dichiara il comandante Trogu, il quale ha riferito che con i comuni di Maiori e Minori sono in atto indagini sul corso d’acqua “reginnamaior” per ipotesi di inquinamento da parte di privati con allacci illeciti, e per cui saranno resi noti gli esiti prima dell’estate.

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inquinamentoPer Vietri sul Mare, Maiori, Furore sono, invece previsti accertamenti per riscontrare le criticità del mare riferite da Arpac nello scorso anno.

Infine, in riferimento all’inquinamento per il passaggio di navi, il comandante della Capitaneria di Porto ha confermato la “presenza costante dei controlli della filiera dei rifiuti da nave, e per le immissioni in atmosfera di prodotti di combustione di carburante sulla base del tenore di zolfo contenuto negli stessi e per cui furono comminate sanzioni per 30 mila euro a due navi nel mese di gennaio. Ma i controlli sono a campione e per cui non coprono gli interi rischi”.

Controlli serrati, sanzioni pensanti e nuovi progetti, dunque, per ridurre il pericolo “inquinamento”. Non dimentichiamo, però, che il mare è patrimonio di tutti e che preservare cotanta ricchezza è un dovere civico per tutti i cittadini.