Già noti alle forze dell’ordine per diversi precedenti, i due uomini sono responsabili di furto aggravato presso un deposito edile di Cava

Questa notte, la Squadra Anticrimine del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Cava de’ Tirreni, diretto dal Vice Questore Aggiunto  Marzia Morricone, ha  arrestato V. A., di anni 36 ed il 41enne M. M., entrambi nati e residenti a Cava de’ Tirreni e già noti alle forze dell’ordine per diversi precedenti, responsabili, in concorso tra loro, di furto aggravato presso un deposito edile di Cava.

I poliziotti, nel corso del servizio di vigilanza, hanno visto un’autovettura Peugeot 107 aggirarsi con fare sospetto in località Novelluzza e hanno proceduto al controllo, riscontrando che il veicolo aveva i sediolini posteriori abbassati per contenere 4 grosse taniche piene di gasolio ed un cospicuo quantitativo di rame, oltre ad arnesi utili allo scasso.

Gli agenti hanno immediatamente fatto accertamenti per stabilire la provenienza del rame e del gasolio scoprendo che i due ladri, entrando all’interno di una proprietà attraverso un varco, erano riusciti ad arrivare al parcheggio di una ditta di costruzioni edili, dove avevano forzato i tappi dei serbatoi di due autocarri ed avevano travasato il gasolio nelle taniche.

Successivamente, avevano asportato cavi elettrici ed altro materiale da un deposito in lamiera, forzandone la porta d’ingresso.

In base a tali risultanze investigative i  due uomini sono stati arrestati e posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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Non si esclude, anzi è ritenuto probabile, che i due arrestati siano coinvolti in altri furti avvenuti di recente nel territorio di Cava de’ Tirreni; su tali episodi criminosi sono in corso specifiche attività d’indagine.

A tal proposito, già nella serata di ieri, lo stesso V. A. era stato denunciato in stato di libertà, insieme ad altro pregiudicato di Nocera Superiore, il 50enne P.R., in quanto trovato alla guida di un grosso trattore rubato in un fondo agricolo di Cava de’ Tirreni, tanto a riprova della pericolosità sociale dell’uomo che nell’arco di 24 ore si è reso responsabile di due azioni criminose.