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Emma conquista il Palasele con l’AdessoTour: un crescendo di emozioni

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Emma conquista il Palasele con l’AdessoTour: un crescendo di emozioni

Emma si conferma un animale da palcoscenico: una voce potente e una forte personalità. Peccato solo per alcune cadute di stile sparse qua e là, tra un brano e l’altro

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L’AdessoTour è un entusiasmante inno al presente, Adesso è quando alzi lo sguardo e vedi Emma calcare il palco impadronendosene.  Forte del successo delle prime date di questo tour, la cantante si è mostrata in una veste completamente nuova, non solo come grintosa interprete ma anche cimentandosi nel ballo nelle coreografie di Macia Del Prete. A due anni e mezzo da Schiena la cantante salentina oggi può dirsi autrice, interprete, musicista e produttrice.

Il concerto si è aperto sulle note della title track che dà il nome all’album “Adesso”: la cantante è apparsa dal buio, illuminata solo dalla luce dei led, sospesa a mezz’aria.  Lo spettacolo è stato un crescendo d’emozioni: i testi iniziali sono stati quasi sussurrati dalla cantante che, in punta di piedi, si è presentata ai fan avvolta da una tiepida luce. E’ il caso dei brani “Occhi profondi” e “Schiena”.

Lo spettacolo segue l’andamento dell’album che dal punto vista musicale è molto variegato e spazia da ballate rock melodiche a canzoni più intime, storie scritte interamente da Emma, tra amore e impegno sociale.

Fare il cantante e al contempo fare proselitismo grazie alla voce amplificata dal microfono è un’impresa ardua che rischia facilmente di cadere in una retorica spicciola e banale. È il caso della parentesi che ha preceduto il brano “Io di te non ho paura”.  Bene la battaglia contro la violenza in ogni sua declinazione, contro le donne, contro l’omosessualità, ma a volte è superfluo sottolineare quello che già il testo di una canzone dovrebbe “dire”.

Momento attesissimo l’interpretazione dell’inedito che l’ha resa nota al grande pubblico, “Calore”.  Discutibile la scelta di cantarla inizialmente distesa su un cubo bianco. La cantante salentina ha una voce potente e delle piacevoli movenze, ma a volte il troppo storpia.

L’atmosfera si scalda poi sulle note dei brani “Amami”, “Non è l’inferno”, “Cercavo amore”,  “La mia città” e “Il paradiso non esiste” arricchiti dalle performance dei ballerini e musicisti che seguono Emma nelle varie tappe del tour. Coreografie  che sembrano cucite addosso alla cantante che si muove con disinvoltura.

Due ore continue di live, intervallate solo da un paio di  esecuzioni strumentali. Sulle note del brano “Poco prima di dormire” Emma saluta i suoi fan e chiude il concerto. Cala il sipario, si spengono le luci, l’ultima parola la restituiamo agli spettatori, divisi tra fan sfegatati e semplici simpatizzanti.

Foto a cura di Alfonso Maria Salsano

 

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Giornalista pubblicista, collaboro dal 2015 con le testate zon.it e zerottonove.it in qualità di responsabile di redazione. Ho conseguito la laurea magistrale in filosofia politica discutendo una tesi dal titolo "identità ebraica, male totalitario e giudizio nel pensiero politico di Hannah Arendt", con votazione 110 e lode. Sono attratta dal mondo della comunicazione, dai suoi diversi linguaggi e dalle nuove tecnologie d'informazione. Interessata alla politica, l'attualità e al cinema in generale. Nello specifico il cinema d'autore degli anni cinquanta, sessanta e settanta.