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Emergenza strade sporche a Salerno: il disagio dei cittadini

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Emergenza strade sporche a Salerno: il disagio dei cittadini

Le strade di molte zone della città di Salerno versano in condizioni di grande sporcizia. I cittadini pagano per un servizio che non viene svolto

A Salerno le strade sono sporche e ai bordi dei marciapiedi si accumulano sempre più rifiuti. Ciò accade in diverse zone della città e i cittadini continuano a lamentare questo disagio. Però, come riporta La Città, a essere in emergenza sono le zone di spazzamento, coperte dai netturbini delle cooperative che però non sono in strada. Questo accade perché il servizio è di competenza di Salerno Pulita.

In sostanza, dunque, i netturbini non sono ancora in forze a Salerno Pulita ma nemmeno in strada a lavorare. L’amministratore unico della società Raffaele Fiorillo ha spiegato: “Stiamo facendo il possibile per coprire tutte queste zone della città con interventi in straordinario perché non abbiamo personale a sufficienza. Non abbiamo un numero di addetti adeguato per poter assicurare lo spazzamento quotidiano, ma proviamo a fare il massimo, anche perché dal Comune abbiamo avuto un calendario ridotto rispetto a quello che coprivano le cooperative. Una volta effettuato il passaggio di cantiere e assunti questi lavoratori, sarà ampliato e rivisto. Per quello che riguarda l’azienda stiamo accelerando i tempi perché il passaggio di cantiere avvenga rapidamente”.

Inoltre, l’amministratore ha confermato che sono arrivati gli elenchi delle persone che dovrebbero essere assunte. Però, l’iter di assunzione è abbastanza lungo. Si prevede il controllo dei requisiti richiesti dalla società e dalla legge, che termina con un incontro in Prefettura.

Comunque, alla fine Salerno Pulita avrà oltre 450 addetti, più di un centinaio solo dedicati allo spazzamento. Prima di allora, però, Salerno Pulita continuerà a effettuare lo spazzamento delle strade a regime ridotto. Questo perché gli operai possono essere messi in regola in base alla legge regionale numero 14, che stabilisce una serie di criteri per la stabilizzazione degli interinali e a un parere dell’avvocatura della Regione che ha segnato la strada per le prime 130 stabilizzazioni e poi per le successive 32.