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Lotta alla contraffazione: sequestri della Guardia di Finanza tra Salerno e Baronissi

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Lotta alla contraffazione: sequestri della Guardia di Finanza tra Salerno e Baronissi

Tutela del “made in Italy” e lotta alla contraffazione: sequestrate nel Porto di Salerno 22 tonnellate di alimenti per cani con l’indicazione di origine falsa. A Baronissi, invece, scoperto un laboratorio clandestino di merce contraffatta: sequestrati oltre 1300 tra etichette e capi di abbigliamento

Continuano le operazioni del Comando Provinciale della Guardia di Finanza volte a tutelare il “made in Italy” ed a contrastare la contraffazione dei capi di abbigliamento, poi venduti illecitamente su tutto il territorio della provincia, in particolare nel capoluogo e a Baronissi.

Le Fiamme Gialle del Gruppo di Salerno hanno intensificato i controlli nello specifico settore che, solo nei giorni scorsi, hanno portato al sequestro, presso il porto commerciale di Salerno, di oltre 22 tonnellate di alimenti per cani, a bordo di un camion proveniente dalla Spagna.

Nel corso delle normali attività di controllo delle merci, eseguite, come di consueto, unitamente ai funzionari del locale Ufficio delle Dogane, i militari hanno intercettato un autoarticolato proveniente dalla penisola Iberica. E’ emerso così che al suo interno erano stivati 1131 sacchi di crocchette per cani, già confezionati e pronti per la vendita, sulle cui confezioni era apposta in più punti la dicitura “alta qualità – prodotto in Italia”. La scritta, inoltre, era riportata all’interno di un logo che riproduceva i colori della bandiera italiana, al chiaro fine di trarre in inganno gli acquirenti.

Il carico è stato pertanto sottoposto a sequestro e il titolare della società destinataria della merce – con sede a Roma, ma operativa nell’Avellinese – è stato denunciato a piede libero per la messa in circolazione di prodotti industriali con segni mendaci. La Procura della Repubblica di Salerno, come da prassi, ne ha disposto il dissequestro, previa eliminazione, da tutte le confezioni, dei segni e dei simboli atti a trarre in inganno il compratore, circa l’origine, la provenienza o la qualità della merce.

L’operazione a Baronissi

Nel corso di un ulteriore servizio di controllo del territorio nel capoluogo, invece, i militari della Guardia di Finanza hanno intercettato un cittadino senegalese che trasportava due grossi bustoni: insospettitisi, hanno deciso di seguirlo. Il pedinamento è proseguito anche quando il soggetto è salito su un autobus verso Baronissi ed è sceso nei pressi di Pellezzano, diretto presso l’abitazione di un connazionale. Proprio mentre stava per entrare in casa, i Finanzieri sono entrati in azione ed hanno proceduto ad una perquisizione d’iniziativa. L’intuizione si è rivelata fondata, in quanto sono stati rinvenuti oltre 1300 tra etichette, giubbini, borse e scarpe riportanti i marchi di note case di abbigliamento.

Nel corso dello stesso intervento, è stato sequestrato materiale e strumenti (rocchette di filo, pinze, aghi, colla, forbici) utilizzati per apporre, in un secondo momento, le etichette griffate su alcuni capi di abbigliamento che, seppure privi di etichettatura, riproducevano fedelmente i modelli originali.

I responsabili – tre cittadini senegalesi – sono stati denunciati a piede libero per contraffazione e ricettazione: a due di loro, risultati non in regola con il permesso di soggiorno, dopo gli accertamenti di rito presso l’Ufficio Immigrazione della Questura di Salerno, è stato notificato un decreto di espulsione, con l’invito a lasciare il territorio dello Stato entro 7 giorni.