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Cavese, il ds Lamazza si presenta: “Qui per avere successo con il club”

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Cavese, il ds Lamazza si presenta: “Qui per avere successo con il club”
Foto: Zerottonove.it - vietata la riproduzione.

Il direttore sportivo della Cavese, Francesco Lamazza, si è presentato alla stampa: “Mix di giovani ed esperti, la squadra ci farà togliere soddisfazioni

Giornata di presentazione per Francesco Lamazza, nuovo direttore sportivo della Cavese. Dopo aver preso il posto di Giuseppe Pavone, l’ex-ds della Sambenedettese è stato presentato alla stampa presso l’Hotel Victoria di Cava de’ Tirreni. Con lui, presente anche il patron del club, Massimiliano Santoriello.

Santoriello ha presentato così Lamazza alla stampa: “Il nostro ds ha fatto un grandissimo lavoro, sono pochi gli anni nei quali siamo riusciti ad andare in ritiro con una squadra quasi al completo ma quest’anno ci siamo riusciti grazie al duro lavoro del nostro ds. Abbiamo costruito una squadra con un giusto mix tra giovani e giocatori esperti che il nostro mister saprà valorizzare. Il club ha ora un capitale tecnico importante che è anche patrimonio della squadra, in modo da non ripetere gli errori del passato con giocatori che se ne sono andati non lasciando nulla in eredità al club. Grazie al nostro allenatore e al nostro ds, i giocatori hanno delle guide e dei mentori che danno l’esempio e che permetteranno ai giocatori di crescere e darci soddisfazioni.

Lamazza ha esordito così: “Ringrazio il Presidente per avermi messo al centro del progetto sin dai primi giorni. Quando lavoro non mi risparmio mai, sempre al 100% e a 360 gradi. Il lavoro per il presidente e per la città è gravoso, per me è una grande responsabilità ma anche un grande onore. Sono qui per far andare bene le cose e avere successo con il club“.

I cambiamenti dopo l’addio di Modica: “Sono qui anche grazie a lui che mi ha presentato al presidente. Dopo l’addio del mister non è stato facile ma l’importante è il lavoro. Con il presidente ci sentiamo ogni minuto, ci siamo studiati e conosciuti per migliorare l’intesa. Mi sono chiuso in me per trovare la concentrazione e lavorare nel modo giusto”.

I motivi della scelta di Moriero: “Con il nuovo mister è cambiato il progetto. Seguo Moriero dalla stagione 2008-2009, usava un certo modulo di gioco e che a me piaceva molto. Il Moriero di quegli anni era oggi il nuovo De Zerbi, molto carismatico e con un gioco spettacolare. Da lì, l’ho seguito nel corso degli anni, sia lui che io abbiamo trovato anche dirigenze particolari ma ha grande voglia di risorgere e la Cavese è la società perfetta per rinascere insieme, essendo strutturata bene e con una proprietà seria e forte. Con il Presidente ci siamo guardati negli occhi ed è nata subito la giusta alchimia. Ci tengo anche a ringraziare i miei collaboratori, che sono stati svegli fino alle 5 di mattino alcune notti per lavorare e trovare le soluzioni migliori”.

Lamazza ha poi proseguito: “Sono state settimane intense, non so come andrà perché non si può prevedere il futuro ma il progetto è sostenibile e credo ci farà crescere. I nostri giovani saranno il futuro del club o, in caso di Serie A e B saranno utili per fare plusvalenze. Progetto vincente e sostenibile dal punto di vista economico, questo è l’obiettivo che abbiamo portato avanti. I giocatori presi sono stati tutti prime scelte, studiati prima con attenzione. Nessun’acquisto è stato facile o difficile, tutti sono convinti del progetto.

Impressioni sulla partita contro la Triestina: “Siamo entrati in campo contratti ma ci sono stati momenti dove è uscita fuori una buona personalità. Molti giovani erano all’esordio e per molti minuti abbiamo messo sotto un avversario già affermato e costruito per vincere. Potevamo gestirla meglio ma era la nostra prima vera partita in uno stadio da Champions League quasi quindi ha avuto un ruolo anche il fattore emozionale. La Triestina vale Bari, Catania, Reggina e Teramo, squadre che abbiamo nel nostro girone. Per assimilare gli schemi ci vuole tempo ma credo che siamo già a buon punto e questo mi fa credere che ci toglieremo delle soddisfazioni. In squadra abbiamo giovani e giocatori esperti, chi ci incontrerà avrà i suoi problemi”.

Sulla questione stadio e ‘trasloco’ a Castellammare, Lamazza ha risposto così: “Non giocando a Cava per noi è un handicap ma non deve essere un alibi. Mi auguro che la città risponda al progetto tecnico, ho visto che in passato le trasferte hanno raggiunto un numero importante di tifosi quindi spero che anche questa volta il pubblico risponda bene.

Il pensiero del ds è stato sposato dal patron Santoriello: “Da questa problematica, cerco di trarre sempre dei vantaggi. Si tratta comunque di un viaggio breve per i tifosi, non come a Trieste. Io ho sempre chiesto alla tifoseria di Cava di essere presente. Nonostante le tante perdite economiche, annuncio quest’oggi che i biglietti saranno a prezzi popolari, la tribuna scoperta di uno stadio da Serie B costerà 10 euro e questo deve essere un punto di svolta importante per i tifosi della Cavese. Sarà uno stadio che potrà essere d’aiuto ai calciatori, perché rispetto a Cava, i settori sono vicinissimi al campo e dunque dovrà essere uno stimolo in più. Io non vedo tanti svantaggi di questo passaggio temporaneo nell’anno del Centenario a Castellammare”.

Sul mercato: “Noi siamo sempre vigili su tutto. La squadra è stata quasi completata, dobbiamo colmare una casella vacante, ma non andiamo di fretta. Non vogliamo prendere un giocatore che rischia di andare a rovinare la squadra, viene prima l’uomo e poi il calciatore. Il ruolo? Difensore centrale.