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Campania zona rossa: le disposizioni dell’Arcivescovo Bellandi

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Campania zona rossa: le disposizioni dell’Arcivescovo Bellandi
foto da pixabay

L’Arcivescovo Bellandi comunica le nuove diposizioni relative all’attività delle parrocchie e ai sacramenti nella Diocesi di Salerno-Campagna-Acerno

Dal 15 novembre la Regione Campania è stata inserita tra le “zone rosse”. L’Arcivescovo Mons. Andrea Bellandi ha perciò reso note le nuove disposizioni relative all’attività delle parrocchie e ai sacramenti nella Diocesi di Salerno-Campagna-Acerno. Queste partiranno da domenica 15 novembre e avranno valenza fino a nuove indicazioni.

La vita ordinaria delle parrocchie

  • Le chiese potranno rimanere aperte e si continueranno a celebrare le SS. Messe con il concorso di popolo. Le celebrazioni della Liturgia delle Ore, le adorazioni eucaristiche, i rosari sono consentiti solo negli stessi spazi e con l’adozione delle stesse misure previste dalle Indicazioni per le Messe. È necessario che i fedeli si rechino solo nella chiesa nelle vicinanze della propria abitazione o al massimo all’interno del proprio Comune. Se sottoposti a controllo da parte delle Forze di polizia nello spostamento tra la loro abitazione e la chiesa e viceversa, dovranno esibire l’autodichiarazione in cui dichiarano nella causale “situazione di necessità”. Gli spostamenti dei sacerdoti sono invece giustificati da “comprovate esigenze lavorative”.
  • Si concelebrerà solo in caso di vera necessità pastorale e si concelebreranno i consacrati che vivono nella stessa casa.
  • Sacristi, organisti e coloro che svolgono un servizio liturgico, retribuiti o volontari, se sottoposti a controllo da parte delle Forze di polizia nel tragitto tra la propria abitazione e la chiesa e viceversa, potranno anch’essi esibire l’autocertificazione in cui si dichiara nella causale “comprovate esigenze lavorative”. “Sebbene il servizio liturgico non sia direttamente assimilabile a un rapporto di impiego, tale giustificazione è ritenuta valida e non saranno applicate sanzioni per il mancato rispetto delle disposizioni in materia di contenimento Covid-19” (Lettera del Ministero dell’Interno al Segretario Generale della CEI del 27 marzo 2020).
  • Per indicazioni dettagliate si vedano i modelli di autodichiarazione allegati.
  • Vista la situazione epidemiologica, i cori non potranno prestare il loro servizio durante le celebrazioni. Può essere prevista la presenza di un organista e un massimo di tre cantori che dovranno mantenere tra loro una distanza interpersonale laterale di almeno 1 metro e almeno 2 metri davanti e dietro. I cantori saranno distanti due metri in ogni direzione dalle altre persone e dall’assemblea liturgica. Le distanze indicate possono essere ridotte solo ricorrendo a barriere fisiche, anche mobili, adeguate a prevenire il contagio tramite droplet. I cantori terranno sempre la mascherina.

Disposizioni di Mons. Andrea Bellandi su altri sacramenti

  • Sono sospese le celebrazioni delle Cresime e delle Prime Comunioni.
  • La celebrazione dei Matrimoni è sospesa. Eccezionalmente si potrà derogare al divieto chiedendo autorizzazione alla Curia e comprovando la richiesta con motivazioni di grave necessità.
  • La celebrazione del Battesimo è consentita, al di fuori della S. Messa e alla presenza dei soli padrini e dei familiari più stretti.
  • Il sacramento della Penitenza sarà amministrato in luoghi ampi e areati, che consentano a loro volta il pieno rispetto delle misure di distanziamento e la riservatezza richiesta dal sacramento stesso. Sacerdote e fedeli indossino sempre la mascherina.
  • Le Esequie sono consentite e si celebrino solo negli stessi spazi e con l’adozione delle stesse misure previste dalle Indicazioni per le SS. Messe. In occasione di un funerale, possono spostarsi per raggiungere il luogo della celebrazione – superando il limite della “ragionevole vicinanza” – solamente gli stretti familiari.
  • Sono vietate le esequie di defunti a causa del Covid-19. Rimane consentita, qualora espressamente richiesta, una benedizione del feretro al passaggio davanti alla Chiesa o all’ingresso del cimitero, sempre alla presenza degli stretti congiunti.
  • La visita ai malati dei Ministri della Comunione Eucaristica è sospesa. I sacerdoti potranno rendersi disponibili solo in caso di situazioni gravi e laddove richiesti per l’amministrazione della Confessione, dell’Unzione e del Viatico. Si osservino le seguenti misure:
    si inviterà ad arieggiare la camera prima e dopo la visita;
    l’Unzione avverrà mediante un batuffolo di cotone o una salvietta pulita oppure bastoncini cotonati biodegradabili;
    prima e dopo aver comunicato il malato il Ministro si laverà le mani con acqua e sapone oppure con idoneo gel a base alcolica;
    si privilegi la comunione sulle mani;
    nella stanza ci siano meno persone possibili;
    durante la visita il Ministro non indosserà la semplice mascherina chirurgica ma una mascherina FFP2 o FFP3 senza valvola.
  • Per portare la Comunione ai malati che per lungo tempo non possono venire in chiesa, i Parroci – valutandone l’opportunità – potranno affidare questo compito a un parente convivente con il malato che sia fidato e conosciuto dai Sacerdoti della Parrocchia.

Mons. Andrea Bellandi specifica che ogni tipo di catechesi e di riunione in presenza è sospesa. Continua solo in modalità a distanza (online).