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Campania zona rossa: ecco cosa si potrà fare e cosa no

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Campania zona rossa: ecco cosa si potrà fare e cosa no
Foto di Angelo Concilio - Copyright Zerottonove.it

La Regione Campania zona rossa, così come la Toscana: questa è la decisione dopo il monitoraggio tra Cts e Iss. Speranza firma l’ordinanza in serata

Campania zona rossa. La tanto attesa decisione dalla cabina di regia tra il Comitato Tecnico Scientifico e l’Istituto Superiore di Sanità è arrivata nel pomeriggio odierno.

La regione del Governatore Vincenzo De Luca passerà dalla linea soft – quella ‘gialla’ – alla più dura e drastica, insieme alla Toscana. Il Ministro della Salute Roberto Speranza firmerà in serata una nuova ordinanza che andrà in vigore a partire da domenica 15 Novembre. Tra le altre novità, passano in area arancione le regioni Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Marche.

Cosa si può fare e cosa no

Con l’istituzione della Campania zona rossa, ecco cosa si potrà fare o cosa no a partire da domenica 15 novembre (salvo rinvii):

  • Si può uscire dalla Regione solo per comprovate esigenze: lavoro, salute, emergenze (anche di altre persone che si intende raggiungere).
  • Si può entrare in Regione solo per comprovate esigenze.
  • In questi casi va utilizzata l’autocertificazione e in tutti i casi di spostamento per comprovate esigenze va usata l’autocertificazione.
  • Vietato ogni spostamento all’interno del territorio salvo che per comprovate esigenze (vietato quindi anche lo spostamento fra diversi comuni).
  • Consentiti gli spostamenti necessari per assicurare lo svolgimento della didattica in presenza (ad esempio, accompagnare i figli a scuola se le scuole prevedono la didattica in presenza).
  • Chiusi bar e ristoranti (ma consentito l’acquisto da asporto fino alle 22 e con consegna a domicilio sempre).
  • Chiusi tutti i negozi al dettaglio. Restano aperti i rivenditori di generi alimentari, le farmacie, le parafarmacie, i tabaccai, le edicole. Aperti anche lavanderie, ferramenta, ottici, fiorai, librerie, cartolerie, informatica, abbigliamento per bambini, giocattolai, profumerie, pompe funebri, distributori automatici. Chiusi i centri commerciali (all’interno dei quali possono restare aperti alimentari, farmacie, parafarmacie, tabacchi). Chiusi i mercati.
  • Sospesa l’attività sportiva nei centri, consentita quella all’aperto e in forma individuale (jogging, bici, passeggiata – da soli e in prossimità dell’abitazione).
  • Aperti i parrucchieri e i barbieri.