Il dibattito “Musica colta + musica popolare” inaugura il festival itinerante “ Attentato alla musica ” insieme alla XIV edizione del Premio Toast
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Cosa vuol dire essere musicalmente indipendenti al giorno d’oggi?
Cosa possono fare i giovani musicisti per intraprendere la strada musicale?
Si può sfuggire alle leggi del mercato e creare un proprio modo di fare musica?
Questi i temi affrontati durante il dibattito “Musica colta + musica popolare” tenuto durante la mattinata dell’11 ottobre al Bar Verdi e che ha visto come protagonisti Giulio Tedeschi (Toast Records, AudioCoop), Max Maffia (musicista indipendente), Renato Marengo (produttore discografico) e Lello Savonardo (prof. Università Federico II di Napoli).
In occasione della XIV edizione del Premio Toast e dell’approdo a Salerno del festival itinerante ‘Attentato alla musica’ creato nel 2011 da Giulio Tedeschi, gli ospiti ci hanno raccontato la loro storia.
L’idea di creare una rete di giovani musicisti indipendenti, affonda le sue radici nel 2006, anno in cui Giulio Tedeschi insieme a Renato Marengo progetterà il Lamezia Demo Fest, festival dedicato alla musica emergente italiana a cui prenderà parte come relatore Max Maffia nell’edizione del 2008.
Il progetto nacque dall’esigenza di creare una rete di nuovi musicisti, sfuggiti al controllo delle aride leggi del mercato discografico e dal desiderio di un labile successo indotto dai talent show.
“Al giorno d’oggi – spiega Max Maffia – sembra che per i giovani avere successo nell’ambiente musicale, significhi intraprendere come unica strada quella del talent. Chi è in prima linea da 30 anni, sa che approdare in televisione non è l’unico modo di fare spettacolo e arte.”
Da anni infatti, assistiamo al fenomeno del talent show, in cui i giovani vengono giudicati e messi alla prova nel tentativo di raggiungere una notorietà dalla durata massima di qualche mese, senza accumulare la necessaria esperienza che porta alla creazione di un artista.
Da queste riflessioni nasce il festival ‘Attentato alla musica’, un festival provocatorio che mira ad indebolire il meccanismo del format televisivo dando ampio spazio alle voci dei giovani musicisti indipendenti.
“Bisogna operare in modo da coinvolgere più persone possibili – spiega Giulio Tedeschi – Non esistono le eccellenze o le non eccellenze, bisogna agire in modo democratico e avere un obiettivo nazionale.”
Cosa può fare, allora un giovane emergente che vuole intraprendere la difficile carriera musicale?
Per il professore di Teorie e Tecniche della Comunicazione Lello Savonardo, il segreto risiede nel pensare fuori dagli schemi e fuori dall’ordinario.
“Avere una visione che va oltre l’ordinario – spiega Savonardo – significa essere creativi e citando il celebre Lucio Dalla, la creatività è una forma di patologia.”
A concludere la giornata dedita alla musica indipendente, alle ore 20 al Mumble Rumble, ci sarà la premiazione del Premio Toast e le performance dei musicisti ‘Max Maffia and the Empty Daybox’, ‘Luciano Lo Casto & Band’, ‘Nino Bruno e le 8 Tracce’ e ‘Ciccio Merolla e Riccardo Veno’.