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Auditorium di Ravello. Antico vs Moderno.

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Auditorium di Ravello. Antico vs Moderno.

Oscar Niemeyer architetto brasiliano, lo ricordiamo per la progettazione della pianta della città di Brasilia

Ha collaborato per diversi anni con Le Corbusier.

 

Vengono qui elencati alcune realizzazioni dell’architetto brasiliano:

 

  1. Chiesa di San Francesco d’Assisi, Belo Horizonte, Minas Gerais, Brasile

 

  1. La sede centrale delle Nazioni Unite a New York

 

  1. La Cattedrale di Brasilia, una struttura iperboloide

 

  1. Esplanada dos Ministerios, Brasilia, Distrito Federal, Brasile, 2006. il Congress, la Cattedrale, il nuovo museo nazionale e la nuova biblioteca nazionale

 

  1. Il congresso nazionale brasiliano, a Brasilia

 

  1. Palazzo Mondadori a Segrate, sede dell’Arnoldo Mondadori Editore

 

  1. Casino a Funchal, Madera

 

  1. Museo di Oscar Niemeyer (NovoMuseu), Curitiba, Brasile

A proposito dell’Auditorium di Ravello , realizzato su area soggetta a vincolo[1], sulla quale non era possibile edificare.

 

Perché Antico VS Moderno?

 

Vengono elencati alcuni dei monumenti del Comune di Ravello:

 

Il  Duomo, nella navata centrale è conservato il Pulpito realizzato nel 1272 da Nicolò di Bartolomeo da Foggia

 

Villa Rufolo (1270)

 

Villa Cimbrone

 

La Chiesa  di San Giovanni del Toro

 

La Chiesa di  Santa Maria a Gradillo (XI secolo)

 

Il Santuario dedicato ai Santi Cosma e Damiano (XIV secolo)

 

Appello di Italia Nostra nel 2004

 

Al tempo, era sindaco Secondo Amalfitano

 

La costruzione di un auditorium che conta 400 posti, in uno dei luoghi panoramici del comune di Ravello, non era consentito dal PUT (piano urbanistico territoriale)

 

Sentenza del TAR in data 9/8/2004

 

L’opera in questione, non conforme alle prescrizioni dettate dal PUT

 

Con la sentenza del Consiglio di Stato, fu decisa la realizzazione

 

Il 28 maggio 2000, venne consegnato a Rio de Janeiro, il progetto dell’Auditorium, realizzato gratuitamente

 

 

 

Auditorium di Ravello

 

 

Dal Parsifal

Dramma di Richard Wagner

(andato in scena il 26 luglio del 1882)

 

Scena II

Il giardino magico prende il posto del palazzo.

Tra fiori e colori d’oriente spuntano gruppi di belle fanciulle, che si rincorrono allegramente giocando con Parsifal.

“Che dolci profumi… Siete voi fiori?”

“Siam del giardino gli spiriti aulenti… Cresciamo nel sole d’estate… Sii il nostro tenero amico…”

 

 

Hermann Hendrich, Parsifal

 

 Ravello, il Giardino Incantato, Villa Rufolo

L’italiano sociologo Domenico de Masi è diventato una celebrità con il libro L’ozio creativo, 1995, un omaggio alla creatività come valore fondamentale nel mondo del lavoro post-industriale.

Presidente della S3 Studium, Scuola sul tema “scienza dell’organizzazione” e professore universitario, è stato uno dei momenti clou della XVIII edizione di Educare / educatore, un misto di spettacolo e conferenze educative a Sao Paulo.

 

Risposta del  sociologo Domenico de Masi a proposito di Oscar Niemeyer:

 

Para encerrar, que conselho o sr. daria a um jovem?

 

Um dos aspectos mais importantes da sociedade pós-industrial é a flexibilidade. Eu contraponho dois arquitetos.

Um é Le Corbusier. Racionalista, ele dizia “Eu amo a linha reta, a mais breve entre dois pontos, criada pelo homem”.

Eu não amo esse pensamento de Le Corbusier.

Amo o pensamento de Niemeyer. Ele disse: “Amo a linha curva, livre e sensual.

A linha que encontro nos rios e montes de meu país, nas nuvens do céu, nas ondas do mar, no corpo da mulher amada”.

E depois conclui: “Das curvas é feito todo o universo, o universo curvo de Einstein”. Diria ainda uma frase de Gilberto Freyre: “Se depender de mim, nunca ficarei plenamente maduro nem nas ideias nem no estilo, mas sempre verde, incompleto, experimental”.

 Acho que um jovem não deve ser nunca maduro, mas sempre verde, incompleto e experimental e deve amar a linha curva, livre e sensual, como diz Oscar Niemeyer.

Traduzione dal portoghese:

 

In chiusura, quale consiglio il signor. De Masi darebbe ad una persona giovane?

Uno degli aspetti più importanti della società post-industriale è la flessibilità.

Confrontiamo due architetti.

Uno è Le Corbusier.

Razionalista, ha detto: “Mi piace la linea retta, la più breve tra due punti, creati dall’uomo”.

Non amo il pensiero di Le Corbusier.

Mi piace il pensiero di Niemeyer.

Egli ha detto: “Io amo la linea curva, libera e sensuale”.

La linea che trovo nei fiumi e le montagne del mio paese, le nuvole del cielo, nelle onde, il corpo della donna che ama.

E poi conclude: “Di curve è fatto tutto l’universo, l’universo curvo di Einstein”. Vorrei aggiungere una frase di Gilberto Freyre: “Se fossi stato io, non sarò mai a completa maturazione o in idee o di stile, ma sempre verde, incompleto, sperimentale.

Penso che un giovane non dovrebbe mai essere maturo ma ancora verde, sperimentale incompleto e deve amare la linea curva, libera e sensuale, come dice Oscar Niemeyer.

 

 Stefano Esposito