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“Tutti diversi… Tutti protagonisti”: Giornata internazionale per le persone con disabilità

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“Tutti diversi… Tutti protagonisti”: Giornata internazionale per le persone con disabilità

Ricorre oggi, 3 dicembre, la Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità, istituita nel 2008 per confrontarsi sui problemi e sui traguardi raggiunti nel campo dell’inclusione, una problematica tanto scontata quanto di difficile attuazione.

Nonostante la Convenzione sui diritti delle persone con disabilità dell’Onu, ratificata nel 2006, infatti, il percorso d’inclusione dei disabili nella società è una strada costellata da mille intoppi e difficoltà.

“La disabilità è la condizione personale di chi, in seguito ad una o più menomazioni, ha una ridotta capacità d’interazione con l’ambiente sociale rispetto a ciò che è considerata la norma, pertanto è meno autonomo nello svolgere le attività quotidiane e spesso in condizioni di svantaggio nel partecipare alla vita sociale” – recita wikipedia- ma questa definizione non basta a contenere tutte le sfumature che l’handicap contiene e comporta. Nessun aspetto della disabilità merita di essere sottovalutato o ignorato, anzi, proprio in virtù dell’alto numero dei casi presenti in Italia (circa 3 milioni di diversamente abili) bisogna cercare delle soluzioni di intervento adeguate, che permettano di focalizzare il problema, di parlarne senza tabù e attuare delle concrete iniziative di inclusione.

disabilità

Nel nostro Paese, lo slogan adottato per questa giornata è eloquente: “Tutti diversi… Tutti protagonisti” e combacia perfettamente con il tema della Giornata Internazionale dei diritti delle persone con disabilità del 2013: “Rompi le barriere ed apri le porte; per realizzare una società inclusiva per tutti!”, che prevede la realizzazione di un percorso a tappe, che passando attraverso la mobilità, l’autonomia, l’istruzione, il lavoro, porti a un inserimento completo del soggetto disabile nel contesto socio-culturale-lavorativo.

Una sfida difficile, che deve coinvolgerci tutti indistintamente, perché è dai gesti più minuti che parte l’accettazione di un individuo nella società. Spesso siamo portati ad avere, nei confronti dei disabili. atteggiamenti che oscillano dalla diffidenza al timore, dal rifiuto alla compassione, mentre basterebbe mantenere un comportamento equilibrato per evitare distanze irrispettose o vicinanze indiscrete. La disabilità spesso è negli occhi e nei gesti di chi guarda, di chi agisce senza la delicatezza necessaria, e non di chi la vive giorno per giorno, accettandola e accettandosi.

L’educazione al diverso, alla solidarietà, alla distruzione delle barriere architettoniche e mentali, è la base di un progetto ad ampio raggio che solo grazie ad un’azione cooperativa e mirata potrà portare ai risultati sperati. Prima di tutto la famiglia, poi la scuola, e infine il mondo sociale e lavorativo, devono impegnarsi a far sì che la partecipazione del disabile diventi costante e completa senza discriminazioni di nessun genere a impedirne l’inserimento nei vari contesti sociali.

Un impegno che sicuramente non sarà limitato all’evento di oggi, ma che in questa giornata trova un motivo in più per segnalare le sue ragioni. Nelle varie città italiane sarà presente una mostra dal titolo: Nulla su di Noi senza di Noi!, che coinvolgerà direttamente le persone con disabilità e le loro famiglie. Appunti per immagini. Un percorso espositivo che ripropone la storia, le azioni, la voglia di partecipazione con figure simbolo e documenti significativi che testimoniano diversi passaggi epocali.

Anche Salerno ha partecipato all’iniziativa, allestendo la mostra presso la Sala della Giunta Provinciale di Palazzo Sant’Agostino (Via Roma, 104, ore 10), con gli interventi di Amilcare Mancusi, assessore provinciale al Bilancio, al Personale e alle Politiche Socio Sanitarie, Massimo Cariello, presidente della Comissione Provinciale Lavoro, Formazione e Pari Opportunità e Generoso Di Benedetto, presidente della FISH Campania.

La giornata dedicata ai disabili, quindi, è non solo un modo per condividere un problema che non può e non deve lasciarci indifferenti, ma è una possibilità per delle persone spesso emarginate di essere protagoniste per un giorno, di dar voce ai propri diritti, alle proprie mancanze, ma anche alle proprie piccole grandi vittorie: l’orgoglio per aver conquistato una medaglia sportiva, la soddisfazione per un bel voto a scuola, un successo a lavoro, la felicità per un amore appena nato, la fierezza di poter sorridere e regalare gioia nonostante i mille disagi. Facciamo in modo che i riflettori non si spengano al finire di questa ricorrenza, che le domande e le richieste di aiuto non rimangano inascoltate, e che queste persone non debbano mai rinunciare a quel sorriso conquistato con fatica.