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19 giugno, finalmente ci siamo: tanti auguri Salernitana

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19 giugno, finalmente ci siamo: tanti auguri Salernitana

Cento anni di emozioni, cento anni di gioie e dolori, cento anni insieme a te: buon compleanno Salernitana. Un secolo di storia granata che passa attraverso la passione di un popolo che ha dato tutto per quei colori; tutti ad aspettare la mezzanotte allo Stadio Arechi

Un’unica passione, quella per i colori granata, che ha regalato gioie uniche in questi  cento anni trascorsi: finalmente il 19 giugno, che sembrava tanto lontano, è arrivato. La Salernitana ha tagliato finalmente il traguardo dei cento anni; un secolo ricco di storia, di passione, ma anche frastagliato da dolori e ferite ancora aperte. Tra promozioni, annate storiche in Serie A, e partite che hanno lasciato l’amaro in bocca come quella con il Verona nei play-off del 2011, la piazza non ha mai fatto mancare il proprio appoggio. Perchè il sentimento che lega i tifosi con quei colori va al di sopra di qualsiasi cosa.

La città è stata addobbata con bandiere e striscioni, regalando così ad un’intera città un momento più unico che raro. Sono tante le iniziative in programma per festeggiare questi 100 anni, e la prima di queste si è svolta ieri presso lo Stadio Arechi. 

Proprio nel principe degli stadi, il popolo granata ha aspettato con estrema trepidazione la mezzanotte. Serata felicemente trascorsa in compagnia, con tante attività e spettacoli, intrattenimento per bambini, musica e tanto altro. All’evento erano presenti anche il Sindaco di Salerno Vincenzo Napoli e l’Assessore allo Sport Angelo Caramanno. Non solo membri del Comune, ma anche “vecchie glorie”, calciatori che hanno segnato la storia della Salernitana, come Ciro De Cesare e Luca Fusco. 

Sono tanti i pensieri che raffiorano nelle nostre menti, e tra questi dei ricordi speciali vanno sicuramente ai quattro angeli volati in cielo, Ciro, Simone, Enzo e Peppe, quel maledetto 24 maggio del 1999dopo la trasferta di Piacenza che decretò la retrocessione della Salernitana in Serie B, e a Carmine Rinaldi (Il Siberiano), scomparso nel 2010 a causa di un malore improvviso.