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Zerottonove incontra Vincenzo Ciao, preparatore della Salernitana Femminile 1970

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Zerottonove incontra Vincenzo Ciao, preparatore della Salernitana Femminile 1970
Foto: Salernitana Femminile Calcio a 5

Studio, ambizione e passione: il preparatore dei portieri della Salernitana Femminile Calcio a 5, Vincenzo Ciao, si racconta ai microfoni di Zerottonove

Incontri estivi per programmare, ripartire e, perché no, sognare: la Salernitana Femminile Calcio a 5 è già al lavoro in vista della prossima stagione.

Dopo rendez-vous a porte chiuse delle scorse settimane, l’impianto “Piergiorgio Avagliano” di Pontecagnano Faiano ha accolto martedì le prime ragazze pronte a confrontarsi con gli stage che accompagneranno il gruppo granata fino al termine di giugno.

In occasione del primo giorno di provini, Zerottonove ha incontrato Vincenzo Ciao, preparatore dei portieri e spalla del Mister Antonio Pannullo.

L’INTERVISTA

Un’altra importante salvezza è arrivata al termine di una travagliata stagione di A2: qual è stato il percorso che ti ha portato a far parte del gruppo della Salernitana Femminile Calcio a 5?

Il mio percorso con questa squadra è iniziato circa 3 anni fa, quando a stagione in corso la dirigenza ha deciso di cambiare guida tecnica e affidarsi a Mister Pannullo. All’interno del suo staff sono stato chiamato anche io in veste di preparatore dei portieri.

La Salernitana Femminile è stato il mio primo vero trampolino in una competizione nazionale: prima di allora mi ero occupato quasi esclusivamente di squadre a livello locale, eccezion fatta per l’esperienza con l’Under 19 dell’Alma Salerno.

Il ruolo del preparatore dei portieri nel Calcio a 5 richiede uno studio diverso rispetto all’allenamento classico: che tipo di approccio pratichi nelle tue sessioni?

Molto di quello che attuo nei miei allenamento deriva dall’esperienza personale sul campo: vivendo giorno per giorno il calcio si arriva a elaborare delle soluzioni ai vari problemi che si presentano. Ho seguito, ho studiato e mi sono aggiornato sulla pratica di alcuni preparatori dei portieri.

Credo che molta della capacità stia nel sapersi adattare ai periodi dell’anno, alle caratteristiche delle ragazze e alle esigenze che possono sorgere nel corso degli allenamenti.

Non tutte le ragazze hanno le stesse potenzialità e di certo non hanno le stesse caratteristiche fisiche e tecniche: per esempio, ci può essere un portiere molto bravo a parare con le mani, qualcun altro più forte nel posizionamento o nella parata di piedi e in spaccata. Il mio lavoro consiste nello studiare e comprendere le caratteristiche di ognuno, senza sforzarsi obbligatoriamente a voler insegnare qualcosa che magari non fa parte del DNA della giocatrice.

3 anni con la Salernitana Femminile e già una buona dose di soddisfazioni…

Ci sono stati alti e bassi ma sicuramente sono soddisfatto del nostro percorso fino a questo momento. Il primo anno siamo subentrati a metà stagione, centrando l’obiettivo della salvezza tranquilla. Il secondo anno è avvenuta una rifondazione, con la società convinta nell’adottare una politica differente: dare un’opportunità a ragazze del posto per crescere insieme.

Anche in questo caso siamo riusciti a conservare la categoria di A2, nonostante l’emergenza Covid che ha costretto il campionato a concludersi anzitempo. Sicuramente all’inizio abbiamo dovuto affrontare alcune difficoltà, anche a causa del numero ridotto di ragazze, ma grazie anche all’inserimento di nuovi elementi siamo riusciti a migliorare schemi e ingranaggi e raggiungere questo risultato.

E dopo uno scorso campionato simile al precedente, quest’anno siamo pronti a ripartire in blocco e puntare a una continuità tecnica fondamentale per le nostre aspirazioni.

Un segnale è certamente la volontà di continuare con questi stage estivi per dare a ragazze, anche giovanissime, la possibilità di confrontarsi con una realtà già affermata e puntare alla creazione di un vero e proprio settore giovanile.

Praticamente quest’anno noi dello staff non ci fermeremo mai: tre appuntamenti con gli stage di giugno e sono già in programmazioni alcuni incontri a luglio, in attesa del ritiro precampionato.

L’idea di tenere dei provini è nata lo scorso anno per permettere a nuove ragazze, anche con zero o poca esperienza, di avvicinarsi al calcio. Già negli scorsi mesi si è a lungo parlato di dare vita a un settore giovanile, e in questo senso si è iniziato a fare un lavoro nelle scuole poi interrotto a causa del Covid.

Il salto di qualità dovrà passare anche da una crescita di questo tipo, coniugando l’ingresso in squadra di nuove ragazze a nuovi programmi di allenamento: già da quest’estate inizieremo a elaborare schede di lavoro specifiche e personalizzate per ogni atleta.

Cosa è lecito aspettarsi, dunque, da questo Salernitana Femminile di Calcio a 5?

Sono 8 anni che l’attuale proprietà guidata dal presidente Domenico Pizzicara lavora per portare questa squadra nell’élite del calcio a 5. Questa Salernitana 8.0 ha ambizioni importanti e metodi di lavoro molto più vicini al professionismo di gran parte delle altre società.

E’ attualmente in cantiere un nuovo palazzetto di proprietà che ci permetterà di lavorare con più strumenti e maggiore libertà di manovra, incentivando anche il percorso iniziato con le giovanili.

Personalmente, trovo stimolante l’idea di poter guardare al futuro con fiducia e con le giuste prospettive: sono stimoli che ti spingono a migliorare e fare sempre meglio.