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Vietri, l’esclusa dal Gal “Terra Protetta”

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Vietri, l’esclusa dal Gal “Terra Protetta”

Nasce il Gal “Terra Protetta” per ventidue Comuni della Costiera Amalfitana. Vietri sul Mare esclusa dal progetto

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Polemiche come se piovesse a Vietri sul Mare per l’esclusione della Prima Perla della Costiera Amalfitana nel progetto Gal (Gruppo di Azione Locale) denominato “Terra Protetta”, nato sotto la proposta dell’Ente Parco Regionale dei Monti Lattari e volto alla ricezione, organizzazione e rendiconto dei fondi Psr Campania e di tante altre iniziative adatte ai territori consorziati.

Nello specifico un Gal, attraverso un Piano di Sviluppo, è capace di recepire il Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020.

Il gruppo sarà formato da Enti Pubblici e Privati che hanno aderito al progetto e sarà composto da una serie di iniziative, suddivise per obiettivi tematici, come ad esempio il turismo sostenibile e dei relativi finanziamenti rivolti ad enti, imprenditori e operatori del settore che lo stesso Gal, costituitosi in una seconda fase in una società consortile, metterà a bando.

Di fatto, sono 22 i Comuni della Costiera Amalfitana e Sorrentina che hanno partecipato all’iniziativa, tra cui i comuni di Cetara, Conca dei Marini, Furore, Maiori, Minori, Positano, Scala e Tramonti.

E Vietri sul Mare?

Le cause dell’esclusione della città che apre le porte alla Costa d’Amalfi pare siano da ricercare, secondo le altre amministrazioni della Costiera, nell’atteggiamento poco collaborativo da parte del primo cittadino vietrese Francesco Benincasa.

Sembrerebbe, infatti, che già in precedenza, alcune amministrazioni comunali limitrofe abbiano mantenuto il sindaco di Vietri, sull’uscio della Conferenza dei sindaci della Costa d’Amalfi.

Un vero e proprio paradosso, considerando che proprio Benincasa era stato al vertice del Gal dei Picentini prima del suo sindacato.

Si cercano, ora, le possibili soluzioni di ripiego ed una delle ipotesi più accreditate è quella di spingere l’amministrazione comunale vietrese verso un accordo con i Comuni della Valle dell’Irno.

Una possibilità, però, che ha già riscontrato perplessità da parte del Comune di Cava de’Tirreni.

Seguiranno eventuali aggiornamenti sulla vicenda, ma per ora, non ci resta che attendere.

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