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Viadotto Gatto: ottimi risultati test, ma necessaria manutenzione ordinaria

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Viadotto Gatto: ottimi risultati test, ma necessaria manutenzione ordinaria

Presentati questa mattina i risultati a termine delle analisi condotte sul Viadotto Gatto nel corso dell’ultimo anno: la struttura è in ottime condizioni, sono solo necessari degli interventi di manutenzione ordinaria

Il Viadotto Gatto è sicuro, lo confermano i risultati dell’analisi sulla struttura che sono stati presentati questa mattina a Palazzo di Città. Sono necessari, però, degli interventi di manutenzione ordinaria, come è naturale che sia nel caso di una struttura così datata (risalente alla metà degli anni ’60).

Lo studio di monitoraggio è stato svolto nell’arco di un anno, da maggio 2018 a maggio 2019, dunque avviatosi ben prima della tragedia del ponte Morandi (avvenuta il 14 agosto 2018) che aveva innescato forti preoccupazioni anche nei salernitani. Svolgere i test in un ciclo di 12 mesi, inoltre, è stata una de decisione voluta in modo da poter tenere conto dell’effetto delle variazioni climatiche sul viadotto nel corso dell’anno.

Soddisfatto il Sindaco Vincenzo Napoli: “Abbiamo voluto fortemente una severa verifica capace di dare un riscontro scientifico. Il Viadotto Gatto è una struttura indispensabile per la città e ora che abbiamo la certezza di condizioni di tranquillità, partiranno le operazioni di manutenzione“.

Gli interventi in programma

La Istemi, la società incaricata dell’attività di analisi, ha portato alla luce esiti confortanti che hanno evidenziato il raggiungimento della piena sufficienza dal punto di vista strutturale. Rilevati segni di degrado, invece, negli elementi non strutturali del ponte (manto stradale, velette laterali, ecc.).

Non ci sono elementi strutturali preoccupanti – ha dichiarato l’assessore all’Urbanistica Mimmo De Maio, ma chiaramente per l’età che ha e per il lavoro che ha svolto lungo tutti questi anni, ha bisogno di una serie di interventi di ordinaria manutenzione e che sono stati pianificati secondo un’elenco in ordine di priorità“.

Tra questi la posizione primaria è occupata dal rifacimento della pavimentazione e il sistema della canalizzazione e dello smaltimento delle acque e che sono stati individuati – ha spiegato l’Ingegnere Elvira Cantarella – come interventi a breve termine.

Classificati, invece, nella categoria del medio termine alcuni interventi più sostanziosi: rimozione delle velette laterali, che verranno sostituite con delle ringhiere con tratti antirumore e trasparenti; manutenzione delle velette di chiusura; sostituzione dei guardrail, ancora sicuri ma obsoleti e in continuità con le operazioni di risanamento. Probabilmente verranno inclusi, nell’ambito di un progetto più ampio che sfocia al di là dei confini della manutenzione del viadotto, anche interventi relativi al rifacimento dell’illuminazione e l’introduzione di un sistema di monitoraggio in remoto per la gestione del traffico in diretto collegamento con la polizia urbana e la protezione civile.

Porta Ovest e gestione del traffico urbano

Il tema del viadotto si ricollega direttamente con altre due questioni, quella dei lavori di Porta Ovest e della situazione del traffico cittadino.

Alternative all’infrastruttura del viadotto non ce ne sono – ha affermato De Maio –. Rispetto al Piano Generale del Traffico Urbano, l’apertura del doppio senso in via Benedetto Croce, in base alle valutazioni fatte dell’Università, non avverrà e rimarrà così com’è“.

Ha aggiunto il primo cittadino: “Ci auguriamo che Porta Ovest vada avanti nel modo più veloce possibile, ma abbiamo atteso 2-3 anni solo per aver una firma per far partire l’Aeroporto di Pontecagnano. Spingeremo per velocizzare i lavori“.