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Università di Napoli: la “sua” Formula Uno

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Università di Napoli: la “sua” Formula Uno

Nel 1981, la Society of Automotive Engineers ideò una competizione tra studenti universitari  che prevedeva  la progettazione e la produzione di un’auto da corsa, da valutare mediante il vaglio di una serie di prove afferenti la qualità del design, ma soprattutto l’efficienza ingegneristica. Nasce così la “Formula SAE : una sorta di Formula Uno dell’Università. Gli scopi di questa competizione consistono nel fornire agli studenti universitari un’appetibile possibilità di confronto nell’ambito di una realtà mondiale. La SAE, con la stretta collaborazione delle Associazioni Nazionali Ingegneri e dei Tecnici dell’Automobile, organizza questa competizione che prevede ben dieci eventi annuali.

Presentazione UNINA Corse

L’idea della partecipazione a questa competizione era nell’aria, quando finalmente, in un’aula del Dipartimento di Ingegneria Meccanica ed Energetica di Napoli, nel Febbraio 2010 si concretizzò.

Dal 2010 quindi anche l’Ateneo Partenopeo iniziò a far parte del circuito internazionale.  Successivamente, si costituisce con atto notarile Caccia un’associazione senza fine di lucro con la seguente denominazione: “UNINA-Corse – Squadra Corse Università di Napoli Federico II”.   Esattamente il 19 Febbraio, in favore dell’associazione si incontrarono Professori e Studenti che assunsero le seguenti cariche:  Presidente, Adolfo Senatore;  Vice Presidente, Bruno Astarita; Tesoriere, Enrico Armentani;  Segretario, Bianca Cefalo. In seguito fu formata la squadra costituita da Studenti selezionati. Questi ultimi furono scelti sulla base di colloqui individuali tra coloro che avevano aderito tramite un modulo predisposto. Meticolosa la divisione di compiti specifici,  assegnati in base alle personali inclinazioni per poter trarre il massimo dal lavoro svolto e diviso in base alle seguenti aree:

Telaistico;

Assetto;

Differenziale

Sistemi elettronici ;
Abitacolo e cockpit;
Aerodinamico e fluidodinamico Powertrain.
Per saperne di più abbiamo interpellato il Team Manager Bruno Astarita:Astarita Bruno Team M.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

” La sinergia tra docenti, studenti ed aziende del settore è massima, e questo è stato uno dei punti di forza del progetto. Per gli studenti rappresenta un’ottima occasione per mettere in pratica le conoscenze teoriche apprese sui libri, e consente quindi di confrontarsi con un problema complesso come quello della progettazione di un’autovettura da competizione. Proprio la complessità e la tipologia di attività fanno sì che gli studenti possano affrontare una prima vera esperienza lavorativa, con tanto di budget da rispettare, collaborazione con le aziende  e lavoro di squadra. Questa rappresenta un’attività davvero formativa, per far sì che lo studente possa ricevere una formazione a 360 gradi, e per forgiare quelli che saranno i professionisti di domani.”

R. Marciello

A meno di un anno dalla sua nascita il Team UniNa Corse ha partecipato all’evento Formula SAE Italy 2010, facente capo all’omonimo Campionato Italiano.  Il risultato ottenuto è stato ritenuto dai docenti universitari e dai media davvero positivo ed inaspettato per un neonato Team.  Elementi della giuria esaminatrice, di cui facevano parte tra gli altri Gianpaolo Dallara (fondatore dell’omonima casa automobilistica) e Aldo Costa (ex direttore tecnico Scuderia Ferrari F1) hanno espresso apprezzamenti sulle scelte progettuali fatte dal Team, confermando che il lavoro effettuato è stato ottimo.

UNINA Corse

L’obiettivo del Team per l’anno 2012 è quello di avere la UC12 pronta con largo anticipo rispetto alla data dell’evento Formula SAE Italy. In tal modo, infatti, si potrebbe avere a disposizione più tempo per i test e la messa a punto, e quindi diventare estremamente competitivi, nella speranza di ripetere i successi raggiunti nel 2010, in occasione della prima partecipazione in Classe 3. Questo è anche l’augurio che ZEROTTONOVE rivolge al Team “UNINA Corse” per informare a “Chiare Lettere” sui successi sportivi, ma soprattutto sui risvolti positivi della ricerca Universitaria Napoletana.

 

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Pasquale D’Aniello, giornalista, nato a Sant’Antonio Abate in provincia di Napoli. Da sempre appassionato di calcio con alcune esperienze dilettantistiche sul campo e sulla panchina. Autore nel 2012 del Libro: "Scugnizzeria agli Albori di un Successo"​ e premiato a Gallipoli nel 2015 (Torneo Internazionale che assegna il Trofeo Caroli Hotels), quale miglior giornalista del calcio giovanile. L'approccio con il calcio giovanile dilettantistico e professionistico da qualche decennio, ha fatto maturare in me nuove convinzioni ed intravedere nuovi orizzonti. "​ Il calcio è educazione, è economia, è uno dei modi di essere società"​. Tutto questo mi ha portato ad essere un "Cronista del calcio giovanile Campano"​, con il fine ultimo di far comprendere che questo Sport deve essere una sana sfida per misurare l'estro calcistico e nulla ha, che possa riguardare il fanatismo e qualsiasi altra devianza che provoca rancore anche a pochi metri di distanza tra i vari campi di calcio. La fortuna poi, di incontrare tantissimi professionisti legati a questo mondo, ha fatto il resto...