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UnisaOrienta, Chiara Francini: “Studiare rende liberi”

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UnisaOrienta, Chiara Francini: “Studiare rende liberi”

Chiara Francini agli studenti di UnisaOrienta: “Studiare mi ha reso libera e la libertà è la sola cosa per cui dovete lottare”. Domani ospite della plenaria sarà Iside Russo Presidente della Corte d’appello di Salerno

FISCIANO (Salerno) –Non sarò mai la più brava di tutte, non sarò mai la più bella di tutte ma non ci sarà mai nessuna più Chiara Francini di me. Applauso”. Un sorriso che conquista ed un’energia incontenibile, così questa mattina si è presentata Chiara Francini ai 1300 studenti presenti in Aula Magna al campus di Fisciano per l’ottava giornata di UnisaOrienta, la manifestazione annuale sull’orientamento organizzata dal Caot. “Dostoevskij diceva che la bellezza salverà il mondo, io invece dico che l’autoironia è la capacità di comprendere che le stranezze sono occasione di unicità”.

La Francini si è raccontata ripercorrendo la sua adolescenza: “Ho sempre amato leggere, da ragazza mi caratterizzava questa necessità di nutrirmi di cultura; lo studio è fatto di tensione. Il mio babbo ha la terza media ed è un uomo molto colto perché si è sempre sfamato di ciò che gli piaceva. Sofia Loren diceva che è diventata quella che è per via degli spaghetti, io per le letture ed il corso di studi che ho fatto. Studiare mi ha reso libera e la libertà è la sola cosa per cui dovete lottare. Oggi essere una donna è una cosa che ti deve far comprendere che non si parte dallo stesso punto di un uomo; è come se noi donne non potessimo permetterci il lusso di non essere brave. Lo studio mi ha insegnato non solo a capire i miei talenti ma anche i miei limiti. La cultura ti dà la capacità di capire le tue caratteristiche e la tua unicità”.

Studio, sacrificio e determinazione sono state per Chiara Francini le parole d’ordine della sua formazione: “Al liceo siamo partiti in 35, al quinto anno eravamo in 12.Come diceva Vittorio Alfieri: volli, e volli sempre, e fortissimamente volli. Le difficoltà non sono mancate e quando mia mamma mi invitava a cambiare scuola, io rispondevo che volevo andare avanti. C’è una parola che usate molto i Campania e che rende l’idea: nella vita ci vuole “la cazzimma”, è una qualità imprescindibile”

Perla chiusura del suo intervento la Francini ha aperto una delle pagine più intense e significative della storia italiana, il discorso che Piero Calamandrei nel 1955 ha fatto agli studenti di Milano sulla costituzione. Il silenzio rotto dalle parole lette dalla Francini, con un pizzico di commozione, ha restituito ai presenti l’essenza della Costituzione Italiana ed il suo essere così impregnata di libertà.

Rosalba Normando, delegata alle attività di UnisaOrienta, nel salutare gli studenti delle scuole di Napoli, Avellino, Salerno e Potenza presenti oggi a Fisciano ha illustrato il programma della giornata: “L’Ateneo è il primo ad avere attuato la politica del merito, ad avere una marcata dimensione internazionale con corsi di laurea in linea con le richieste di lavoro”.

Virgilio D’Antonio direttore del dipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione, nel portare il saluto del rettore Loia ha invitato gli studenti a scegliere con passione e responsabilmente il futuro: “L’università è costruzione di un’esperienza a tutto tondo. Noi siamo il ponte, ma il futuro dovete costruirlo voi. Attività didattica e ricerca all’Università di Salerno rappresentano il binomio su cui puntano i 17 dipartimenti. Oggi vi accogliamo idealmente in quella che è la nostra comunità articolata ed eterogena di saperi e di persone. Ci piace sottolineare che siamo internazionali per la nostra vocazione all’accoglienza di studenti e colleghi che arrivano dalle università di tutto il mondo”.

Nel suo intervento Gianvittorio Rizzano direttore del dipartimento di Ingegneria Civile, ha sollecitato una riflessione: “Mettendo da parte i falsi miti che spesso i media ci propongono, ci tengo a sottolineare il ruolo delle professioni. Chi svolge un lavoro professionale ha il compito di migliorare la vita della società. In quest’ottica la dimensione del lavoro acquista un valore diverso. Con questo spirito mi sento di suggerirvi una resistente preparazione di base con una struttura accademica solida ed al tempo stesso tanto spirito di sacrificio. Spesso si è attratti da strutture famose per storia e per moda ma è importante valutate la reale offerta formativa. Estremizzare la scelta in base al solo guadagno economico è riduttivo; il più grande guadagno è divertirsi lavorando, sentirsi appagati dalla scelta fatta”.

Maria Rosaria Grillo direttore del dipartimento degli Studi Umanistici, rivolgendosi all’ospite dell’ottava gjornata ha aggiunto: “Mi piace immaginare che non sia del tutto un caso trovarmi seduta accanto a Chiara Francini. Oggi possiamo testimoniare l’ una per l’altra come il percorso degli studi umanistici sia altamente formativo ed apra un’infinità di possibilità. Il video ci mostra un rettore che corre tra i viali del campus ed è una metafora della velocità che caratterizza il nostro lavoro. Le lingue morte sono all’attenzione di tutti, il loro studio è altamente costruttivo. Da qualche anno abbiamo dato ampio spazio all’informatica e alle tecnologie per ampliare la formazione dei nostri studenti. Mi piace ricordare l’attenzione che si sta dando alla traduzione, un settore che offre enormi possibilità di lavoro”.

GLI ALTRI INCONTRI. Doppio appuntamento per domani (giovedì 13 febbraio): al mattino con Iside Russo, presidente della Corte d’Appello di Salerno, nel pomeriggio con le Startup Unisa. Venerdì 14 l’ultima giornata dell’evento vedrà nel ruolo di testimonial Manuela Di Centa, membro della Giunta esecutiva del Coni e olimpionica pluridecorata per le sue imprese nello sci di fondo.