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Una sede per il comitato Salute e Vita

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Una sede per il comitato Salute e Vita

Il comitato Salute e Vita,  passo dopo passo, sta ottenendo piccoli ma importantissimi risultati per quanto riguarda la lotta contro l’inquinamento a Salerno e nella Valle dell’Irno

Sabato 22 marzo la chiesa di Santa Maria dei Greci, a Fratte, è diventata  la sede nella quale i membri del comitato potranno incontrarsi e discutere per cercare di risolvere il problema dell’inquinamento causato da fabbriche presenti sul territorio considerate ormai obsolete e vicine al centro abitato. È proprio l’area di Fratte ad essere tra le più colpite e, nell’occhio del ciclone,salute e vita c’è proprio il complesso industriale delle Fonderie Pisano il cui caso mediatico  è noto alla stragrande maggioranza dei salernitani e degli abitanti della Valle dell’Irno.

L’interessamento di Luigi Moretti, arcivescovo di Salerno, ha permesso al comitato di ottenere un punto di ritrovo stabile proprio all’interno della chiesa di Santa Maria dei Greci nella quale tutti i cittadini interessati potranno partecipare alle riunioni che si terranno il primo e l’ultimo venerdì di ogni mese a partire dalle ore 17.

Diverse sono le novità che stanno interessando il gruppo Salute e Vita. Il 5 aprile ci sarà una sorta di gemellaggio con i membri del comitato tarantino dell’Ilva e, proprio nella chiesa di Fratte, sarà proiettato il documentario intitolato The Italian Dust sull’Ilva di Taranto realizzato dai ragazzi salernitani del progetto Gunpania.

Un’altra novità riguarda l’adozione di un kit che misura il tasso di metalli pesanti presente nell’organismo. Questo tipo di attrezzatura può essere acquistato da tutti coloro che sono interessati. L’aspetto interessante di questo strumento è rappresentato dal fatto che è stato consigliato dai membri del comitato Terra dei fuochi con il quale il Salute e Vita si sta confrontando periodicamente. Un’idea, quindi, che se messa in pratica potrebbe constatare, attraverso dati maggiormente concreti,  la presenza di elementi nocivi sul territorio.

Continuerà, poi, fino a fine mese la petizione rivolta alle istituzioni dove si chiede a queste ultime di fare la propria parte cercando di trovare la soluzione più adatta per tutelare la salute, l’ambiente e i lavoratori di questi complessi industriali.

Si sta pensando anche all’individuazione di un’area nella quale inserire una centralina che misuri il grado d’inquinamento nella zona interessata.

“Sono contento per il raggiungimento di quest’altro obiettivo” – ha dichiarato Don Marco Raimondi (parroco di Cappelle) “La testimonianza che posso portare – continua Don Marco – è che in questa zona ci sono tante persone che soffrono a causa di tumori e malattie respiratorie. La Chiesa deve essere vicina ai cittadini anche in questo modo”.

Lorenzo Forte, uno dei promotori del Salute e Vita ha dichiarato che “il comitato sta intraprendendo una battaglia dura ma concreta. Purtroppo notiamo un muro di gomma con le istituzioni che sembrano quasi assenti di fronte a questo complesso problema. Abbiamo bisogno di risposte concrete” – ha proseguito Forte. “Il comitato Salute e Vita si scioglierà soltanto quando la fabbrica sarà dislocata e messa a norma di legge rispettanto tutti gli standard” ha concluso.