Home Cultura “Un mondo in pericolo”: anche il più piccolo degli esseri viventi può fare la differenza

“Un mondo in pericolo”: anche il più piccolo degli esseri viventi può fare la differenza

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“Un mondo in pericolo”: anche il più piccolo degli esseri viventi può fare la differenza

“Se l’ape sparisse dalla terra all’umanità resterebbero quattro anni di vita”. (A.Einstein)
Il 12 settembre nelle sale cinematografiche di Roma, Firenze e Milano queste parole hanno fatto capolino sul grande schermo nero,tra gli occhi scettici e curiosi degli spettatori.
In questo modo ha inizio il documetario sulle api: “Un mondo in pericolo” ( titolo originale “More than honey“), regia di Markus Imhoof ,distribuito da Officine Ubu.


La prospettiva di una pellicola sull’insetto temuto da molti porta alla mente svariati pensieri; primo tra tutti, per i meno appassionati ,sarà sicuramente: la perdita di un’ora in noiose immagini in macro e voci fuori campo che narrano l’intrepida avventura dell’ insetto giallo e nero. A dispetto di ogni pensiero negativo, però, ” More than honey” è stato creato da Imhoof per piacere, non annoiare, ma soprattutto per far conoscere a questa e alle generazioni future come ogni essere vivente, anche il più piccolo, abbia una parte fondamentale nell’ecosistema, e che senza di esso questo verrebbe distrutto.
Candidata dalla Svizzera agli oscar 2014 e vincitrice del “Festival del film di Locarno” la pellicola, per la cui produzione sono stati investiti 5 anni di ricerche in giro per il mondo, è un grido d’allarme che fa riflettere su un’emergenza ambientale importante: l’estinzione delle api  e lo spopolamento degli alveari.

Le cause della veloce scomparsa di questo piccolo insetto sono da identificarsi, non solo, nell’uso di sbagliati metodi industriali, ma anche nella concentrazione di pesticidi (spesso causa della nascita d insetti killer),antibiotici, acari e l’aumento eccessivo delle onde elettromagnetiche dei cellulari.
Per esternare le sue preoccupazioni Imhoof si avvale di personale qualificato: apicoltori di tutto il mondo ed entomologi, senza mai cadere nel banale.

D’altronde, l’alta tecnologia e l’assortita gamma di tecniche di ripresa permettono al regista di condurci davvero nel mondo delle api, facendoci conoscere il loro piccolo ecosistema perfetto fatto di intelligenza sociale e coesistenza; qualcosa che va ben oltre la mera produzione di miele e l’impollinazione.