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Tutti i colori delle donne: quando l’arte diventa strumento contro il femminicidio

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Tutti i colori delle donne: quando l’arte diventa strumento contro il femminicidio

“Nelle mie opere non vedrete mai un uomo e una donna come esseri distinti, vedrete invece rappresentati il genere maschile e il genere femminile, perché  sono fermamente convinta che Dio ha creato tutta la Natura basandosi su queste due entità. Esse devono essere complementari per generare la vita, per cui non esistono ragioni che fanno prevalere un genere sull’altro”.

Così l’artista italo-argentina Gladys Mabel Cantelmi ha introdotto le sue suggestive opere d’arte al convegno “Semplicemente Donna” realizzato ieri, domenica 24 novembre, all’interno dell’aula consiliare del Comune di Vietri Sul Mare.

L’incontro è stato presieduto da quattro donne: Antonietta Raimondi (assessore alle pari opportunità), Rita Occidente Lupo (giornalista direttore del quotidiano Dentrosalerno.it ), Gladys Mabel Cantelmi (artista) e Paky Memoli (presidente eletta Soroptimist).

Quattro forti personalità, quattro diverse identità unite dal desiderio di combattere quella che ormai è divenuta la più vergognosa spina nel fianco della società del terzo millennio: il femminicidio.

In occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, ricorrenza che ricade il 25 novembre, l’amministrazione vietrese ha voluto fortemente puntare i riflettori su una problematica avvolta troppo spesso nell’ombra e nella paura.

Un evento tutto al femminile che ha tinto di rosa le poltrone della caratteristica aula consiliare del Comune  ma che non ha chiuso le porte all’altro sesso, come si evince anche dalle dichiarazioni delle fautrici della manifestazione : “Questo incontro è nato per noi donne, per farci forza l’un l’altra e per non dimenticare la dignità e l’immensa forza interiore presente in ognuna di noi; tale iniziativa è stata creata anche pensando agli uomini, troppo spesso atroci autori delle violenze.”

Interventi interessanti e testimonianze delle partecipanti sui pro e i contro di essere “semplicemente donna”,  al giorno d’oggi, hanno animato la manifestazione, il tutto circondato da un tripudio di colori contrastanti e di forme sinuose che sembravano dar vita alle opere di Gladys.

Un’atmosfera ricercata, come ci confessa l’assessore Raimondi: “Non a caso abbiamo mescolato arte e attualità; una tematica delicata come la violenza contro le donne può essere  e dev’essere manifestata ed affrontata in tutti i campi possibili”.

Un “brindisi rosa” ha infine concluso la giornata, con l’augurio di vedere concretamente diminuito l’orrore delle violenze.