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Trivellazioni, se ne discute ad Apice

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Trivellazioni, se ne discute ad Apice

Trivellazioni. È questo il tema dell’incontro organizzato dal Forum Giovani di Apice. Al convegno, in programma per sabato 29 novembre, parteciperà il Comitato No Triv e il consigliere regionale Abbate

[ads2] APICE (BN) – Meno quattro giorni all’incontro informativo organizzato ad Apice su iniziativa del Forum Giovani che, da alcuni mesi, è a lavoro per sensibilizzare la popolazione su un tema di capitale importanza: le trivellazioni.

Sabato 29 novembre, a partire dalle 18.00, nella sala principale del Centro Sociale, lo storico edificio che domina Piazza della Ricostruzione, si susseguiranno numerosi interventi. Al tavolo dei relatori siederanno gli esponenti del Coordinamento No Triv Sannio e Irpinia, e il consigliere regionale del Partito Democratico, Giulia Abbate. Sarà presente all’incontro anche il sindaco di Apice, Ida Antonietta Albanese, che ha impugnato una delibera di giunta per dire “no” ai progetti di trivellazione.

Incontro ForumIl punto di partenza, su cui incardinare una serie di discussioni sul tema della ricerca e l’estrazione di idrocarburi, sarà il decreto “Sblocca Italia” che, convertito in legge l’11 novembre scorso, nella parte dedicata all’energia prevede il trivellamento della penisola e dei suoi mari alla ricerca di gas e petrolio.

Lo Sblocca Italia costituisce una triste realtà anche per il Sannio e l’Irpinia, interessati già da qualche anno da numerosi disegni di estrazione di idrocarburi. Dopo il Via regionale al progetto di ricerca denominato “Pietra Spaccata”, che coinvolge i paesi del Tammaro e del Fortore, la società inglese Delta Energy LTD ha ottenuto dalla Regione – che questa volta ha concesso l’autorizzazione senza la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale – un nuovo permesso di ricerca denominato “Case Capozzi”. Quest’ultimo riguarda 18 paesi del Sannio e 4 dell’Irpinia. E per la precisione, i comuni sanniti di Foiano in Val Fortore, Molinara, Montefalcone di Val Fortore, Castelfranco in Miscano, Ginestra degli Schiavoni, San Giorgio la Molara, Buonalbergo, Pago Veiano, Pesco Sannita, Fragneto l’Abate, Fragneto Monforte, Benevento, Pietrelcina, Paduli, Sant’Arcangelo Trimonte, Apice, San Nicola Manfredi, San Giorgio del Sannio; e quelli irpini di Casalbore, Montecalvo Irpino, Ariano Irpino, Melito Irpino. A tenere banco è anche il permesso “Nusco” che, affidato alla società Italmin Exploration, riguarda la zona dell’Alta Irpina e un solo comune del Sannio, Apice.

Della legge 164/2014, l’articolo maggiormente osteggiato da comitati, associazioni, movimenti e amministrazioni comunali, è il n. 38, recante “Misure per la valorizzazione delle risorse energetiche e gas naturali”. Si tratta di una norma che suddivide l’attività di estrazione di idrocarburi in tre fasi: prospezione – una tecnica di indagine che consiste nella misurazione di alcune proprietà fisiche del sottosuolo in grado di rivelarne la struttura –, ricerca coltivazione.

No TrivLo Sblocca Italia, inoltre, toglie agli enti locali il potere di veto e di concessione delle autorizzazioni per le nuove attività di ricerca ed estrazione del petrolio. Regioni, Province, Comuni sono orami tagliati fuori dal tavolo decisionale. Le procedure autorizzative per istanze di ricerca ritornano ad essere di competenza del Ministero dell’Ambiente e non più delle Regioni, con tempi di concessione che potrebbero prorogarsi anche per cinquant’anni.

La nuova norma, se da un lato rivela una svolta in senso autoritario e antidemocratico, dall’altro rappresenta un grave rischio per l’ecosistema della nostra terra che, come sostengono gli esperti, non ha una vocazione petrolifera. Le sostanze chimiche derivanti dall’attività di ricerca e di estrazione, penetrando nei suoli e nelle acque, contaminano le falde acquifere, compromettendo non solo l’industria locale e agroalimentare, ma anche la salute dei cittadini.

“Sono tanti i motivi per i quali il Forum Giovanni di Apice ha deciso di dare voce alla resistenza che, organizzate da movimenti, associazioni e istituzioni locali, mette in luce la pericolosità della selvaggia caccia all’oro nero che potenti multinazionali si apprestano a compiere sul nostro territorio”, ha dichiarato il presidente del Forum Giovani, Emilio Perriello.

Al termine dell’incontro verrà proiettato “L’oro vero”, un documentario diretto da Daniele Do Stefano e Giuseppe Orlandini. Promosso dal coordinamento irpino No Triv, insieme all’associazione Mesàli e a Slow Food, il cortometraggio si propone di rappresentare le resistenze cittadine in Irpinia contro il pericolo di una nuova Basilicata.