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La Treofan sfiora l’impresa. Ko a San Martino di Lupari

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La Treofan sfiora l’impresa. Ko a San Martino di Lupari
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La Treofan Battipaglia va al tappeto dopo una gara gagliarda ed in equilibrio per quaranta minuti. Decisivi gli errori nel finale

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C’è mancato davvero poco. E’ tutto in questa sentenza il senso dei quaranta minuti disputati dalla Treofan Battipaglia sull’ostico parquet del Fila San Martino di Lupari.

Il punteggio finale dice 75-71 per le venete, nonostante le ragazze di coach Massimo Riga abbiano offerto una prestazione fatta di tanta grinta, determinazione ed intensità.

Eppure, non è bastato. Gli errori offensivi nel finale di gara hanno segnato l’esito di una contesa al termine della quale i rimpianti sono davvero tanti, considerando che l’impresa sembrava ad un passo.

La partita

Battipaglia deve rinunciare ad Orazzo e Policari. Non va affatto meglio alle venete che convivono con l’assenza di Mahoney. Riga lancia il quintetto Trimboli, Williams, Sotiriou, Andrè, Hamilton-Carter, Abignente risponde con Bailey, Gianolla, Filippi, Fassina, Sulciute.

Pronti-via e San Martino fa subito la voce grossa, trascinata dalla precisione al tiro dalla distanza di Filippi e dai primi “goal” di Bailey. Sulciute è presente a rimbalzo, Battipaglia sembra disorientata.

Le bianco-arancio non riescono a concretizzare in attacco : per fortuna c’è Andrè, che ringrazia lo staff tecnico per la promozione in quintetto e si guadagna un paio di viaggi in lunetta che permettono alle ospiti di restare in scia.

Le venete, però, non si fermano e dimostrano con i fatti di voler invertire il trend negativo delle ultime uscite. Bailey inizia a colpire sistematicamente e per la Treofan le cose sembrano mettersi male quando Hamilton-Carter commette il suo secondo fallo dopo appena dieci minuti. Alla prima pausa è 22-13 per le padrone di casa.

La strigliata di coach Riga non si fa attendere. Il tecnico romano chiede alla sue di giocare senza timori reverenziali e ad inizio secondo quarto la musica cambia.

La Treofan piazza un break importante, figlio dei canestri di Trucco e della solidissima Andrè. Si arriva al meno 5 (22-17), San Martino comincia a sbagliare in attacco e a quel punto a salire in cattedra è la solita Williams.

E’ parità a quota 23 al tredicesimo, allorché  inizia la sfida nella sfida da playground tra Bailey e l’esterna di Pittsburgh. La guardia delle padrone di casa piazza due triple in successione che significano 29-23, ma la Treofan dimostra di aver carattere e non demorde.

Verona accorcia le distanze e tutto è di nuovo in equilibrio. I problemi, però, tornano a mostrarsi durante gli ultimi tre giri di lancette del secondo quarto. Gianolla entra in partita, Battipaglia, senza Hamilton-Carter, accusa la mancanza di un rim-protector e le incursioni delle piccole del Fila fanno male, tanto male.

All’intervallo è 46-37, con tutta l’inerzia dalla parte di Bailey e compagne, che vanno al riposo lungo sul massimo vantaggio di giornata.

Alla ripresa delle ostilità, il leit motiv della gara cambia nuovamente. Le ospiti entrano sul parquet agguerrite in difesa e decisamente più in sintonia con la retina quando hanno la palla tra le mani. La partita diventa bellissima, Sotiriou si iscrive alla gara e l’equilibrio torna a regnare sovrano.

San Martino, dal canto suo, continua a trovare contributi importanti da Gianolla e Filippi, oltreché dalla solita, onnipresente Bailey.

Williams, tuttavia, è quella in versione MVP e con una bomba assurda da sette metri a due secondi dal termine del possesso segna il contro-sorpasso (46-47) quando mancano sei e ventotto al termine della terza frazione.

Le padroni di casa imitano Battipaglia e si affidano alle giocate in isolamento della propria americana: Bailey gioca il pick and roll divinamente e comincia ad attaccare in palleggio Andrè, che non può tenerla. La point-guard di Saint Louis trova la giocata potenziale da tre punti, ma non converte dalla linea della carità.

Sul finire di terzo quarto, è Trimboli a far venir su la panchina di Battipaglia grazie ad una tripla laterale. Al trentesimo è 57-56 con le ospiti di nuovo pienamente in partita.

L’ultimo quarto di gioco è vietato ai deboli di cuore. Le due squadre si affrontano a viso aperto. Battipaglia approccia piuttosto male e smette di vedere la retina.

Porcu perde una palla sanguinosa sul possesso offensivo (e coach Riga la richiama subito in panca), dall’altro lato il Fila converte con la cecchina Filippi. Ad otto dalla fine, la tripla da lontanissimo di Tonelli lancia la mini-fuga di San Martino che raggiunge il più cinque (61-56).

Il time-out per le ospiti è obbligatorio e al rientro in campo arrivano i primi due punti di Hamilton Carter (di fatto siamo al trentacinquesimo).  In un amen, però, la lunga svedese tocca quota quattro falli e la sua partita finisce com’era cominciata.

Sembra finita, ma così non è. Nel momento migliore delle padrone di casa, la Treofan ha l’ennesimo moto d’orgoglio. Williams torna a far canestro ed in difesa si rivede la zona di coach Riga.

San Martino dimostra di aver difficoltà ad affrontarla, perde due palloni consecutivi sanguinosi e Sotiriou piazza l’incredibile tripla del 70-66.

La difesa alternativa di Battipaglia continua a creare grattacapi alle padrone di casa : Williams, palla in mano, trova un altro canestro assurdo e il gap torna minimo (70-68).

Si va in apnea negli ultimi due minuti. Battipaglia ha la palla del pareggio, ma si suicida con un errore di Williams e il suo quinto fallo (con situazione di bonus attiva). Bailey va in lunetta, ma sbaglia tutto.

La Treofan ha un nuovo tentativo per impattare, questa volta la mano trema da sotto a Verona, che si era vista recapitare un assist al bacio da Sotiriou.

Sull’errore, però, il rimbalzo è ancora di Battipaglia che ha a disposizione la terza, insperata opportunità per pareggiare o addirittura provarla a vincere. Tocca proprio alla greca attaccare il ferro e vedere il pallone entrare ed uscire dal canestro. E’ il segnale della resa.

In lunetta torna ad andarci Bailey, che questa volta fa due su due. Finisce 75-71. E buonanotte ai suonatori. Una prova di grande orgoglio, ma che peccato per la Treofan.

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Stefania Trimboli in azione. Foto di Prospero Scolpini

L’analisi della gara

La prestazione della Treofan, sul campo di una delle compagini meglio attrezzate del massimo campionato femminile, è stata decisamente positiva. A fronte delle assenze di Orazzo e Policari e con una Hamilton-Carter praticamente fuori partita, le giovani battipagliesi sono state ugualmente capaci di giocarsela alla pari, a dimostrazione di un momento di forma quanto mai positivo.

Nulla da obiettare, dunque, circa l’atteggiamento della squadra cara al presidente Rossini.  I numeri, da questo punto di vista, avvalorano questa tesi. Battipaglia ha tenuto botta nella lotta a rimbalzo, grazie anche ad una positivissima Andrè autrice di cinque punti ed in grado di conquistare sei carambole sotto le plance. La sua prova, però, ha un significato che va al di là delle cifre, considerando il contributo in termini di presenza nel pitturato che è riuscita a garantire a fronte della giornata no della svedese compagna di reparto.

Equilibrio cercato e trovato dalle battipagliesi anche in termini di percentuali di tiro, con un interessante 10 19 dai sei metri e settantacinque che in percentuali tende a voler dire 52,6%.

Interessante, in senso meno positivo, il discorso relativo alla tendenza ad andare in lunetta da parte di Williams e compagne. La brutta prestazione di Hamilton-Carter e i problemi di falli a carico che l’hanno vista protagonista sin dalle prime battute della gara hanno avuto effetto negativo anche e soprattutto circa questo aspetto. Prive del proprio totem sotto canestro, le “ladies” di Battipaglia hanno avuto difficoltà a mettere la palla nel pitturato alla ricerca di gite in lunetta che avrebbero aiutato a respirare e, al contempo, a trovare punti facili.

Le statistiche sono eloquenti : Battipaglia è andata in lunetta appena dieci volte a fronte dei ventritre viaggi effettuati dalle padrone di casa.

Tralasciando l’aspetto dei numeri, dal punto di vista tattico la Treofan ha subito molto le giocate individuali di una scatenata Bailey (23 punti per lei, con 6/9 da due e 2/3 da tre), capace di trascinare l’attacco padovano orfano della fenomenale Mahoney. In particolare, la difesa sul pick and roll nella seconda metà del secondo quarto non è parsa propriamente registrata. Non hanno aiutato, ad onor del vero, i canestri dalla lunga distanza della cecchina Filippi.

Di grande aiuto, al contrario, è stato il ricorso alla zona adoperata dallo staff tecnico battipagliese negli ultimi cinque minuti di gara. Le padrone di casa hanno cominciato a pensare qualche secondo di più e le palle perse sono divenute realtà.

Cos’è mancato allora perchè si trattasse di vittoria? Semplicemente, il cinismo della squadra esperta, la capacità, o meglio, il killer-instinct quando la palla scotta ed in un ambiente ostile, di riuscire a trovare la giocata giusta al momento giusto. E soprattutto l’abilità nello sfruttare le opportunità a disposizione. Negli ultimi tre possessi offensivi, la Treofan doveva assolutamente finalizzare. I troppi errori, sicuramente figli di un mix non analizzabile di tensione, stanchezza e cinismo, hanno di fatto indirizzato la partita in favore del Fila, in uno sport – la pallacanestro – all’interno del quale da sempre vince chi sbaglia di meno.

Migliore in campo

La palma di migliore in campo va, senza dubbio alcuno, a Jasmine Bailey. Prestazione sontuosa la sua (37 in termini di valutazione), atta ad avvalorare la capacità dell’americana di caricarsi sulle spalle l’eredità di Mahoney ed il peso dell’attacco di coach Abignente.

Le parole di coach Massimo Riga

Al termine della partita, Massimo Riga, capo-allenatore della Treofan, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni agli organi ufficiali della società battipagliese :

“E’ un post-gara amaro. Contro un’altra compagine importante del campionato abbiamo dimostrato di essere una squadra totalmente diversa da quella di inizio stagione e che possiamo dire la nostra contro tutti. Ci prendiamo le note positive di questa prestazione, vedi il temperamento e l’agonismo messo in campo, ma anche il brutto, come le palle perse e le ingenuità nella comunicazione difensiva.”

Il tabellino della gara

FILA SAN MARTINO DI LUPARI – TREOFAN BATTIPAGLIA 75-71 (22-13 ; 46-37 ; 57-56)

FILA: Filippi 12, Tonello 5, Fassina 5, Keys n.e, Beraldo 0, Sulciute 13, Gianolla 13, Sbrissa 2, Fabbri 2. Coach : Abignente.

TREOFAN: Chicchisiola 0, Porcu 0, Verona 11, Trimboli 6, Williams 24, Trucco 5, Vella 4, Hamilton-Carter 2, Andrè 5, Sotiriou 14. Coach : Riga

 

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