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Tre arresti per estorsione aggravata, tra cui un noto commerciante salernitano

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Tre arresti per estorsione aggravata, tra cui un noto commerciante salernitano

Oggi, i militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Salerno hanno tratto in arresto un noto commerciante salernitano e due giovani pregiudicati affiliati a clan malavitosi operanti nella provincia, poiché ritenuti responsabili del reato di estorsione perpetrato ai danni di un soggetto napoletano.

Le tre persone in questione sono Siano Ulderico, commerciante operante nel settore dell’ottica, e due pregiudicati scafatesi – Ridosso Salvatore (affiliato al CLAN RIDOSSO) e Loreto Alfonso (figlio di Pasquale collaboratore di giustizia).

Nei confronti del primo, il GIP del Tribunale di Salerno ha disposto gli arresti domiciliari, mentre per gli altri due sono stati ordinati gli arresti in carcere.

In seguito a complesse ed articolate indagini, la D.D.A di Salerno ha evidenziato la concessione, da parte di quest’ultimo, di prestiti e di finanziamenti in danaro in favore di commercianti ed imprenditori salernitani e non, e le stesse  operazioni finanziarie incriminate sono risultate, spesso, essere celate e/o frammiste a rapporti e contatti commerciali legati alla gestione, da parte di SIANO Ulderico, dell’attività di ottico.

I fatti oggetto del provvedimento cautelare riguardano azioni intimidatorie, commesse dall’ottico insieme ai due pregiudicati, atte a “persuadere” le vittime per ottenere la restituzione del denaro.

Le vicende emerse sono un ulteriore segnale del crescente e preoccupante fenomeno dell’elargizione di prestiti e di finanziamenti in favore di soggetti impossibilitati a ricorrere ai canali finanziari ufficiali, sia per la preclusione all’accesso alle linee di credito, sia per una sempre minore propensione, da parte delle banche, a concedere prestiti e fidi se non in presenza di garanzie reali di considerevole importanza. Fenomeno nei cui confronti è costantemente alta l’attenzione da parte del Corpo sotto le direttive della magistratura inquirente, soprattutto in un periodo come quello attuale caratterizzato da forte crisi finanziaria ed economica.