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Trani: la perla dell’Adriatico è Città Slow

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Trani: la perla dell’Adriatico è Città Slow

A ZONzo fa un viaggio in Puglia e si ferma a Trani per scoprire le bellezze della città, crocevia dei popoli e delle culture del Mediterraneo

Trani – Città Slow e città ebraica

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Dopo avervi rinfrescato con l’articolo sulla Cascata delle Marmore (potete leggere l’articolo cliccando qui), oggi A ZONzo vi porta nella magnifica Puglia. Tra le tante città pugliesi che attirano l’attenzione di migliaia di turisti, ci siamo fermati a Trani per un weekend, ospiti di una cara amica originaria della città che ci ha fatto da guida.

Il primo consiglio che vogliamo darvi è: se dovete visitare Trani fatelo con una pugliese, altrimenti non riuscirete ad assaporare la bellezza di questa città.

42 chilometri a nord di Bari e a soli 7 metri s.l.m. si estende il territorio pianeggiante che fin dalla preistoria ha ospitato la città. Documentandoci un poco, scopriamo che l’origine del nome è legato a due ipotesi: la prima riconduce il nome al fondatore Tirreno, figlio di Diomede, mentre la seconda all’imperatore Traiano. Noi crediamo più alla prima: Tirreno fonda la città e la chiama Trani perché è un’insenatura adatta alla pesca (definita “traina“).

Trani

Trani è una città costiera, dove ogni cosa profuma di mare. Il porto naturale, protetto dal molo S. Antonio e dal molo S. Nicola, è uno tra i più belli di tutta la costa adriatica. Di sera si anima di pugliesi e turisti che amano passeggiare o fermarsi nei tanti locali lungo la strada.

Trani

Uno dei simboli di Trani, oltre al Castello Svevo costruito sotto il regno di Federico II, è la Cattedrale romanica di San Nicola Pellegrino, patrono della città. L’edificio in pietra bianca di Trani (in tufo calcareo) è proteso verso il mare azzurro, mentre il suo campanile sembra allungarsi verso il cielo dello stesso colore.

Ci sarebbe tanto da raccontare su questo posto descritto così da Cesare Brandi, storico e critico d’arte italiano: “un orlo di terra come un lembo ultimo del mondo antico, superstite presso al mare o lentamente emerso dal fondo“.

L’Inno a Trani dell’artista nel suo libro Pellegrino in Puglia, un viaggio artistico e letterario nell’assolata regione meridionale, inizia con queste parole:

Là dove l’Adriatico già promette lo Jonio e perde il verde acidulo sotto le squame d’un azzurro tiepido e denso, questa città che nessuno celebra, Trani, eleva un duomo alto come un’acropoli e una torre che ne misura la distanza dal cielo.

TraniForse è una città celebrata da pochi, ma resta nel cuore di chi qui è nato ed è amata da chi ci vive. Fin dal Medioevo, la città è stata un crocevia di popoli del Mediterraneo, che oggi convivono con i pugliesi. Un esempio dell’incontro pacifico delle diverse culture, religioni e storie è l’esistenza dal 2004 della comunità ebraica, che ha spesso definito Trani “Città Ebraica“.

Ecco come raggiungere Trani: Se percorrete l’Autostrada A14 (Bologna-Taranto) uscite a Trani; se, invece, percorrete la Strada Statale 16 bis uscite a Trani Centro, se invece siete sulla Strada Statale 98 prendete l’uscita per Corato-Trani e poi seguite le indicazioni. La città è, inoltre, dotata di una stazione ferroviaria che grazie alla linea adriatica la collega con le principali città italiane.

Trani

Dopo aver passeggiato a lungo per le strade accecati dal bianco della pietra di Trani, con cui sono costruiti tutti gli edifici, ci siamo fermati nella villa comunale da cui si può godere un magnifico panorama verso sud, con la vista del lungomare fino al Monastero di Santa Maria di Colonna, e verso nord dal Fortino, costruito per proteggere l’estrema punta orientale del porto, si può vedere il porto e la Cattedrale.

La nostra compagna di viaggio Carmela ci ha fatto mangiare pesce in un ristorante che vi consigliamo, si chiama La Nicchia, in C.so Matteo Renato Imbriani, 22.

Trani

Abbiamo mangiato per la prima volta il pesce crudo, i ricci di mare e il miglior piatto di riso, patate e cozze mai assaggiato.

Vi proponiamo una piccola galleria del nostro pranzo pugliese a Trani:

Dopo pranzo non poteva mancare la passeggiata nel centro storico di Trani, dove abbiamo capito perché Trani fa parte delle 72 Città Slow d’Italia: i tranesi sono gentili, hanno a cuore il benessere della città e, in ogni modo, cercano di soddisfare le esigenze dei turisti, facendoli sentire a casa.

TraniIn due giorni abbiamo capito che tutti gli abitanti sono cordiali, come lo è, da quando l’abbiamo conosciuta, la nostra compagna di viaggio. Nonostante abiti da anni a tanti chilometri di distanza, Carmela ogni giorno dimostra quanto sia bello essere pugliesi e, ogni volta che la incontriamo, ci fa venire la voglia di ritornare nella sua amata città.

E allora, cosa aspettate? Per l’estate andate a Trani perché tutti sono amici, la città è stupenda, il mare è pulito e il cibo è buono!

A ZONzo vi dà appuntamento a venerdì prossimo, lasciandovi con una galleria di fotografie: