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Tentato furto ad Amorosi, padre e figlio arrestati

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Tentato furto ad Amorosi, padre e figlio arrestati
Tentato furto ad Amorosi

Tentato furto ad Amorosi, padre e figlio tentano di rubate carte d’identità in bianco e contanti dall’Ufficio Anagrafe scassinando la porta, coperti da guanti e cappelli. Arrestati

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Tentato furto ad Amorosi – I carabinieri della Compagnia di Cerreto Sannita, nelle prime ore della mattinata, hanno eseguito a Melito di Napoli e Castelvolturno due provvedimenti di custodia cautelare in carcere emessi dal GIP del Tribunale di Benevento nei confronti di A.C. 56enne e A.P. 33enne (padre e figlio) ritenuti responsabili in concorso del furto aggravato all’interno del Comune di Amorosi.

Nella notte del 9 ottobre 2014, i militari della Compagnia di Cerreto Sannita avevano arrestato tre pregiudicati napoletani sorpresi a rubare all’interno della Casa Comunale di Amorosi. Nel corso dell’operazione, hanno bloccato in flagranza di reato due malviventi di 33 e 31 anni originari della provincia di Napoli, che dopo aver rovistato tutti gli uffici e scassinato la porta dell’Ufficio Anagrafe, con arnesi atti allo scasso tentavano di scardinare la cassaforte a muro.

Tentato furto ad Amorosi
Tentato furto ad Amorosi

I ladri, nascosti da cappellini e con guanti indossati per non lasciare impronte, vennero bloccati in flagranza e al termine dell’attività  gli operanti arrestarono in una via adiacente un altro complice 56enne con la funzione da “palo”.

Tentato furto ad Amorosi – L’obiettivo  accertato dei ladri erano le carte d’identità in bianco contenute nella cassaforte e i contanti custoditi nello stesso Ufficio Anagrafe. I militari, nel corso dell’operazione, sequestrarono alcuni arnesi atti allo scasso con i quali i soggetti avevano forzato le porte, capellini ed i guanti indossati. L’odierno provvedimento a carico di due dei soggetti precedentemente arrestati è stato emesso in quanto l’A.G. ha ritenuto sussistenti i presupposti per l’adozione della misura della custodia cautelare in carcere, già applicata a seguito dell’arresto, ma dichiarata inefficace dal Tribunale del riesame di Napoli.

Il 33enne, destinatario della misura cautelare alla vista dei militari allo scopo di sottrarsi alla cattura, ha tentato la disperata fuga lanciandosi dal balcone della propria abitazione in Melito di Napoli, ma è stato prontamente immobilizzato dai militari. I due pregiudicati sono stati accompagnati presso la compagnia di Cerreto Sannita  e  dopo le formalità di rito sono stati tradotti presso la Casa Circondariale di Benevento a disposizione dell’A.G..