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#svoltiAMOlasanità, FLASH MOB anche a Napoli

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#svoltiAMOlasanità, FLASH MOB anche a Napoli

#svoltiAMOlasanità, Mobilitazione Nazionale dei giovani medici e “non medici” di tutta Italia, contro la precarizzazione della professione, Flash Mob anche a Napoli

Camici appesi, striscioni, volantini e valigie pronte per andare all’estero, questi i simboli della mobilitazione nazionale #svoltiAMOlasanità, che lo scorso 3 giugno, ha visto protagonisti giovani medici, specializzati, specializzandi e neolaureati di tutta Italia, che hanno manifestato a gran voce contro la precarizzazione delle professioni sanitarie.

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La mobilitazione Nazionale organizzata dal Segretariato Italiano Giovani Medici (S.I.G.M.) in collaborazione con  Il Coordinamento Italiano Specializzandi di Area Sanitaria (C.I.S.A.S.) si è irradiata da Piazza Montecitorio a Roma per coinvolgere circa 20 città Italiane tra cui Torino, Firenze, Napoli e Catania.

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E’ una riforma radicale quella che chiedono le giovani leve della Sanità italiana, che si sentono messe ai margini del Sistema  Sanitario Nazionale, impossibilitate a creare il loro futuro professionale in un Paese che non concede loro alcuna opportunità di crescita e costrette, a meno che non ci siano segni di svolta, ad andare ad esercitare la loro professione all’estero.

Tra le richieste dei giovani di #svoltiAMOlasanità:

  • Maggiori fondi per la formazione post laurea di area 10347187_10203601030296981_3200989906831249264_nsanitaria e indizione del Concorso di accesso alle specializzazioni in tempi rapidi e certi.
  • Ingresso alle facoltà di Medicina e Chirurgia basato su numero programmato, criteri oggettivi, trasparenti e meritocratici.
  • Sblocco del turn-over immediato e valorizzazione dei giovani professionisti.
  • Adeguata programmazione del fabbisogno di medici e specialisti nel campo della Sanità.
  • Nessuna deroga alla qualità della formazione post laurea di area sanitaria

10346632_10203601031817019_6803950463906589673_nQueste le necessità di cambiamento condivise anche dai giovani “camici bianchi” della regione Campania, che hanno partecipato alla protesta, dandosi appuntamento nei viali del Secondo Policlinico di Napoli.

Protagonisti, non solo i giovani medici, ma anche i neolaureati e gli specializzandi di area sanitaria che, “etichettati” con la dicitura “non medici”, sentono di avere ancora meno opportunità per far valere i loro diritti.

«Il fronte della protesta comprende anche noi specializzandi in Biologia che, insieme ai colleghi di Farmacia e delle altre professioni sanitarie, condividiamo i problemi dei giovani medici e ne subiamo ancora di più le conseguenze, i nostri cinque anni di specializzazione, infatti, non prevedono alcun tipo di retribuzione».

Così, alcuni specializzandi in Biologia presenti alla manifestazione, mettono l’accento sulle loro difficoltà, fanno fronte comune con i giovani medici e chiedono che siano tenute in considerazione maggiore anche le loro esigenze.

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In particolare è per loro necessario che sia data ufficialità all’ Emendamento Crimì, atteso da tempo, che prevede la riduzione degli anni di specializzazione da 5 a 4, con la finalità di ottenere una formazione di alta qualità, in tempi confrontabili con gli standard europei e chiedono, inoltre, di poter usufruire di borse di studio che consentano di investire sul loro futuro e, di conseguenza, su quello dell’intero Paese.