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Stasera “SOLO ANDATA”, tra parole, musica e immagini nella Mediateca Marte

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Stasera “SOLO ANDATA”, tra parole, musica e immagini nella Mediateca Marte

Stasera, alle ore 21.00, la Mediateca Marte di Cava de’ Tirreni proseguirà la rassegna “Le Cose che Amiamo Davvero 2.0” con lo spettacolo di Antonello Cossia: “SOLO ANDATA – viaggio di sola andata in parole, musica, immagini”.

Lo spettacolo ideato da Antonello Cossia e redatto sul testo di Erri De Luca “SOLO ANDATA” si snoda in 60 minuti di monologo dell’attore e autore  napoletano, accompagnato dalla chitarra e dalla voce di Francesco Sansalone, noto musicista napoletano che vanta collaborazioni con Marco Paolini e altri grandi autori teatrali italiani.

Cossia si è ispirato alla contemporaneità.

Ho pensato di morire però ho cercato di nuotare più che potevo, anche se la terra non si vedeva e da tutte le parti c’era solo mare“.
Ero insieme ad alcuni connazionali e ci hanno tenuti prigionieri per alcuni giorni,
minacciando di tagliarci il lobo dell’orecchio e le dita se non avessimo consegnato loro i nostri soldi“.
Sono questi gli estratti degli articoli pubblicati dai quotidiani nazionali nei caldi giorni di Giugno, in cui le preoccupazioni per il caldo, insieme alle previsioni per le vacanze, non ci hanno fatto pensare di buon grado a coloro che il mare lo affrontano per disperazione, necessità, fame e speranza di una vita migliore.


Antonello Cossia si muove e recita sul palco inserito in una scenografia composta soltanto dalla proiezione di oltre 300 immagini fornite dalla Agenzia Fotogiornalistica Controluce e prodotte da Carlo Hermann, Roberto Salomone e Mario Laporta che ne ha curato anche l’organizzazione e la sequenza. Le foto riportano alla memoria gli ultimi 20 anni della cosiddetta “crisi immigrazione”, partendo dalla VLORA per continuare agli sbarchi sulla costa sud pugliese, arrivando agli ultimi sbarchi a Lampedusa. Sbarchi sulle coste italiane da parte degli ultimi del mondo, che nel corso degli anni hanno cambiato nazionalità, conservando sempre le stesse speranze.
Nel monologo c’è anche un accenno a Pier Paolo Pasolini, precursore e profeta (già negli anni ’60) di quella che sarebbe diventata una realtà oramai quotidiana.

Da vedere, perché la cultura non merita di naufragare.

Fonte immagini: links web.