Home Cronaca Sgomberata l’ex scuola elementare Mariele Ventre, ma il progetto continua

Sgomberata l’ex scuola elementare Mariele Ventre, ma il progetto continua

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Sgomberata l’ex scuola elementare Mariele Ventre, ma il progetto continua

Ieri mattina, alle 7.30, terminava l’occupazione dell’istituto sito al Quartiere Europa di Pastena. Vigili e Polizia hanno sgomberato i ragazzi che da sabato scorso avevano occupato i locali della scuola, ma soprattutto si erano impegnati a ripulire e a risistemare un edificio ormai abbandonato, diventato luogo di degrado, rifugio per tossicodipendenti e discarica abusiva.

L’obiettivo di questi ragazzi, tutti studenti, non si limitava alla sola occupazione, no. Un bel progetto, un’ idea costruttiva, che coinvolge bambini, ragazzi e intere famiglie. Recuperare un’ edificio abbandonato e fatiscente, rinominato Spazio Libero Frappy Ricciardi in memoria della ragazza venuta a mancare due anni fa, e restituirlo alla comunità, come spazio sociale, erogatore di numerose attività.

L’istituto scolastico ha cessato la sua attività nel 2005 e ieri gli occupanti sono stati sgomberati  per la dichiarata inagibilità dello stesso. Sicuramente ci vorrà tempo per effettuare tutte le stime e visure del caso, ma il progetto dei ragazzi, aggregati in un vero e proprio “Comitato di liberazione”, non si ferma ed ha tutta l’intenzione di proseguire. Matteo Zagaria e Marco Calabrese, due tra i ragazzi occupanti, due che credono nella possibilità di recuperare l’edificio, hanno spiegato del loro incontro con l’assessore Savastano, della volontà di ottenere uno spazio con l’ausilio delle istituzioni.

Hanno presentato regolare progetto, con l’avvallo dei comitati di quartiere e di numerose associazioni. Fateci spazio, chiedono i ragazzi. L’obiettivo è quello di ottenere uno spazio pubblico per condividere e creare aggregazione, per diffondere cultura, dove il sapere non sia vincolato economicamente. Uno spazio libero dei cittadini e per i cittadini dove poter creare aule studio e biblioteche, dove poter organizzare corsi di ripetizioni, dove poter promuovere attività culturali che coinvolgano la città. Un’idea lodevole da quei giovani che spesso sono bistrattati dalle istituzioni e subiscono le scelte di una società che troppo in fretta li cataloga. Invece questa è una chiara ed evidente dimostrazione di quanto l’aggregazione e la condivisione possa generare un sogno da regalare a tutti.