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XXI edizione del Premio Nazionale della Solidarietà, a Salerno si dibatte sul tema “Assistenza tra ospedale e casa”

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XXI edizione del Premio Nazionale della Solidarietà, a Salerno si dibatte sul tema “Assistenza tra ospedale e casa”

Ventunesima edizione del Premio Nazionale della Solidarietà “Guido Scocozza”, volontario della sezione di Salerno tragicamente scomparso nel 1988.

Per onorare la sua memoria, l’U.I.L.D.M. (Unione Italiana Lotta Distrofia Muscolare) ha organizzato degli appuntamenti che culmineranno con la serata d’onore in programma venerdì 10 gennaio. Questa mattina, presso il Villaggio della Solidarietà si è dibattuto sul tema “Assistenza tra ospedale e casa” alla presenza di Natalino Barbato (Dirigente dell’Ospedale Da Procida di Salerno) che ha affrontato il tema dell’Assistenza domiciliare del paziente con patologia respiratoria, del Dott. Lucio Cannaviello (Responsabile U.O. di Riabilitazione dell’Azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni Di Dio e Ruggi D’Aragona) che ha trattato il “Progetto riabilitativo a domicilio”; del Dott. Pietro Mundo (Direttore Sanitario dei Centri U.I.L.D.M. di Salerno) che ha relazionato sulle Dimissioni protette in psichiatria. L’incontro è stato aperto dal Dott. Dario Di Cerbo, Dirigente dell’ASL Salerno: “Ospedale e territorio sono due elementi dello stesso sistema sanitario nazionale. Nel 2000 l’organizzazione mondiale della sanità ha raggiunto la seconda posizione subito dopo la Francia, per poi perdere progressivamente posizioni fino a classificarsi al 21° posto su 34 paesi nel 2012. Il sistema sanitario nazionale è in affanno perché non riesce ad accogliere un bisogno assistenziale che è sempre più complesso e pone una serie di problemi quali l’accesso ai servizi, l’assistenza domiciliare, le difficoltà tra chi vive una condizione di malattia e la mancata umanizzazione dei servizi sanitari. Il bisogno che oggi viene rappresentato è sempre più complesso e sempre più spesso vuole interventi socio-sanitari integrati ad elevata complessità come nel caso della sclerosi laterale amiotrofica”. Sulla stessa lunghezza d’onda c’è il direttore sanitario dei centri U.I.L.D.M. Pietro Mundo: “Ci siamo trovati a caricare tutto il peso sulle famiglie e sulle società, perché i servizi territoriali non sono adeguati ai bisogni; nel tempo poi abbiamo avuto tagli cosiddetti lineari, che significa non considerare la realtà sociale. Non voglio polemizzare dicendo che la politica non è attenta, però credo che si debba caratterizzare per l’attenzione che ha per la scuola, per le persone bisognose, per gli anziani e per i diversamente abili, e questo non avviene”.