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Serre, medaglie d’onore ai deportati nei lager

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Serre, medaglie d’onore ai  deportati nei lager

Il Prefetto consegna medaglie d’onore ai cittadini di Serre, un tempo deportati nei campi di concentramento nazisti

Questa mattina, a Serre, si è svolta la cerimonia di consegna delle medaglie d’onore concesse dal Presidente della Repubblica a cittadini della provincia di Salerno deportati e internati nei lager nazisti, organizzata dalla Prefettura di Salerno e dal comune di Serre, con la collaborazione dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci.

Nella prima parte della mattinata, il Prefetto Francesco Russo ha fatto visita alla sede del Municipio di Serre, per proseguire poi in Piazza XXIV Maggio, dinanzi al monumento al “milite ignoto”, ove le autorità civili, militari e religiose, i rappresentanti delle Associazioni combattentistiche e d’arma e i giovani studenti dell’Istituto Comprensivo “Serre–Castelcivita” hanno eseguito l’Inno d’Italia e dato lettura della “Preghiera del combattente”.

Il riconoscimento

A seguire, dopo gli interventi del Sindaco di Serre Antonio Opramolla e del Presidente Nazionale dell’Associazione Combattenti e Reduci Antonio Landi, il Prefetto Russo ha svolto un breve intervento in ricordo dei cittadini originari dei comuni di Serre, Campagna, Corleto Monforte, Giffoni Sei Casali, Montecorvino Rovella, Pisciotta, Pollica, Pontecagnano Faiano, Salento, Sapri, Teggiano e Vallo della Lucania, deportati nei campi di sterminio negli anni della seconda guerra mondiale, caduti per la Patria, in nome dei valori di libertà, democrazia, solidarietà e unità nazionale sui quali si fonda la nostra Repubblica.

Momento di particolare commozione si è avuto grazie al toccante ed emozionante ricordo dei drammatici giorni della prigionia dell’insignito Pietro Addis, tratteggiato dal figlio Giovanni che ha ricevuto in suo nome la medaglia.

La guerra e l’ombra del passato

Consegnando le “medaglie d’onore”, conferite alla memoria di chi pagò con sofferenza e sangue le scelte scellerate del nazi-fascismo, nelle mani dei loro familiari, vorrei sollecitare in tutti noi, oltre al sentimento di profonda riconoscenza nei confronti degli insigniti, anche l’importanza di una presa di coscienza che quanto accaduto non si abbia mai più a ripetere.

L’Europa è di nuovo immersa in un momento storico pervaso da una profonda crisi e insanguinato da un conflitto armato che ha proiettato ancora una volta sul mondo lo spettro del nucleare. È con questa terribile consapevolezza che ci accingiamo a partecipare alla giornata odierna in maniera ancora più coinvolgente” ha evidenziato il Prefetto all’inizio della cerimonia, citando anche le parole del Santo Padre: “È l’ora di abolire la guerra, di cancellarla dalla storia dell’umanità prima che sia la guerra a cancellare l’umanità”.