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Sentinelle in piedi: libertà di espressione a rischio?

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Sentinelle in piedi: libertà di espressione a rischio?
Movimento: Sentinelle in piedi.

Si è svolta ieri, in via Armando Diaz, la manifestazione promossa dalle “Sentinelle in piedi” di Napoli, movimento nato spontaneamente dalla gente comune, apolitico, dove circa 200 persone si sono ritrovati per manifestare contro il decreto legge Scalfarotto

Movimento: Sentinelle in piedi.

La manifestazione si è svolta in silenzio, leggendo un libro in segno della costante formazione di cui tutti abbiamo bisogno, a due metri di distanza l’uno dall’altro e rivolti nella stessa direzione che è quella di un futuro migliore.

Questo disegno di legge potrebbe essere considerato omofobo e, dunque, punibile penalmente, analogamente al razzismo: chiunque trovi obiezioni al matrimonio tra persone dello stesso sesso e all’adozione di bambini da parte di coppie gay può essere tacciato di omofobia.

Nella legge non si specifica bene quale sia il vero concetto di omofobia, quindi è lasciato molto alla libera interpretazione. Se un giudice che volesse interpretarlo restrittivamente, potrebbe condannare chiunque per una affermazione che venga ritenuta omofoba.

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«Riteniamo – afferma Fabrizio Formicola, coordinatore della manifestazione – che la libertà di espressione non possa essere coartata in questo modo. È una battaglia pacifica, silente, ma non per questo meno sentita o morbida. La coscienza, non si può zittire!»

«Vorrebbero sterilizzarci anche il linguaggio, ma non saranno in grado d’incatenare le idee – affermano le Sentinelle – che, ribadiscono, non è una battaglia religiosa, ma una questione di libertà. Ritti, silenti e fermi vegliamo per la libertà d’espressione e per la tutela della famiglia naturale fondata sull’unione tra uomo e donna».