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Scafati, interrotto il servizio notturno della farmacia comunale: le conseguenze

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Scafati, interrotto il servizio notturno della farmacia comunale: le conseguenze

Farmacia comunale a Scafati, interrotto il servizio notturno: ecco come reagiscono i cittadini

Il 18 settembre scorso è stato interrotto il servizio notturno della farmacia comunale di Scafati, sita in piazza Madre Teresa di Calcutta, adiacente la galleria commerciale “Plaza”. Un duro colpo subito dalla città che sta attraversando un momento davvero difficile. A farne le spese sono soprattutto i cittadini, che si ritrovano ancora una volta in una condizione di cui non sono responsabili.

Come stabilito dal Consorzio farmaceutico comunale, il nuovo orario di apertura al pubblico della farmacia è dalle 7 alle 21. Probabilmente la chiusura sarà prolungata fino alle 22, ma questo non basta. Inoltre la farmacia conserva la reperibilità per emergenze notturne inserendo, però, una tassa sui farmaci acquistati.

Cosa pensano i cittadini

I cittadini si dicono ovviamente indignati e cercano di attivarsi in tutti i modi per cambiare la realtà dei fatti. Primo fra tutti l’ex consigliere comunale Angelo Matrone, che si attiva subito per farsi sentire dal Consorzio. Così si esprime a riguardo: “Dopo venti anni di servizio la farmacia comunale, di proprietà del Consorzio farmaceutico intercomunale, non svolge più il servizio di orario continuato. Parliamo, badate bene, di una struttura che incassava 1.000 euro a notte e dunque non aveva problemi di bilancio. Tutto è stato deciso senza discuterne con i cittadini, che hanno dovuto accettare per l’ennesima volta una decisione in modo passivo”. Un caso, dunque, che si fa via via sempre più complicato perché non riescono a emergere i reali motivi dell’accaduto.

“I commissari del Comune di Scafati, molto probabilmente, il prossimo 28 febbraio non rinnoveranno la convenzione con il Consorzio farmaceutico e abbandoneranno l’Ente intercomunale. Questo potrebbe comportare il pagamento di un debito che si aggira intorno a un milione di euro per il nostro Municipio e che andrebbe ad aggiungersi ai circa 30 milioni di euro lasciati in eredità dalle passate Amministrazioni comunali. Anche qui auspico di poter dialogare con voi su una presunta azione legale da intraprendere nel nome dei contribuenti che pagano le tasse e meritano rispetto da parte delle istituzioni”. Queste le parole di Angelo Matrone, che invita il Consorzio a rispondere.

La risposta delle autorità

Pochi giorni fa il presidente del Consorzio farmaceutico intercomunale, nonché sindaco di Capaccio Paestum, Franco Palumbo, ha fatto luce in merito alla questione. Il presidente ha dichiarato che non ha ancora trovato un punto di dialogo con i commissari prefettizi attualmente in carica a Scafati, non riuscendo materialmente a parlare con loro. Palumbo, inoltre, invita i commissari a fare chiarezza sulle loro intenzioni.

Il problema, dunque, risulta provenire ancora una volta dall’instabilità presente al Municipio. A risponderne sono invece, ancora una volta, i cittadini.