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Sarno, rifiuti tossici e radioattivi: la denuncia anonima arrivata al Comune

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Sarno, rifiuti tossici e radioattivi: la denuncia anonima arrivata al Comune

Denuncia choc al Comune di Sarno: presenza di rifiuti pericolosi sotto terra risalenti agli anni ’70. La lettera riporterebbe la ricostruzione di una persona anziana, che rimane nell’anonimato per timore di ritorsioni criminali. Inviata nota anche alla Procura della Repubblica di Nocera Inferiore

Un esposto anonimo pervenuto al Comune di Sarno su una presunta presenza di rifiuti tossici e radioattivi in località Fossalupara di Lavorate.

Una denuncia choc che riporta la presenza di rifiuti pericolosi nascosti sotto terra risalenti agli anni ’70, perfino con le coordinate specifiche.

Il Sindaco Giuseppe Canfora e l’Assessore agli Affari Legali Eutilia Viscardi hanno provveduto a trasmettere una nota alla Procura della Repubblica di Nocera Inferiore, ai Carabinieri del Noe di Salerno e al Comando della Polizia Municipale di Sarno, affinché pongano in essere tutte le attività di loro competenza a salvaguardia della salute pubblica.

La segnalazione in questione è arrivata anche al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio, Sergio Costa. 

Secondo quanto riportato anche da Salerno Today, la lettera sarebbe stata scritta da un anonimo, che riporta la ricostruzione di una persona anziana, la quale ha chiesto di non rivelare la propria identità per il timore di eventuali ritorsioni criminali.

La lettera

“I siti in questione sono tre. Una cava di tufo a Fossalupara, dove sono stati interrati centinaia di fusti contenenti le scorie radioattive provenienti dalle prime centrali nucleari del nord Europa, rinvenibili già a pochi metri di profondità. Vi sono, poi, ulteriori due appezzamenti di terreno siti a poche centinaia di metri dalla cava in cui sono stati interrati altri fusti il cui contenuto è di sicura natura tossica.

Il rischio di contaminazione ambientale risulta elevatissimo, ed in particolare è connesso al percolato radioattivo che avrà sicuramente già intaccato la falda acquifera. Solo nell’ultimo anno, si è riscontrato il decesso di un bambino di qualche anno di vita e di un insegnante di 40 anni, entrambi per leucemia, residenti in zona.

Chiedo, pertanto, accoratamente di procedere ad effettuare ogni accertamento utile a riscontrare la veridicità del presente esposto. D’altra parte, la mera rilevazione dei livelli di radioattività nella cava potrebbe essere effettuata con costi veramente contenuti, utilizzando un apposito rilevatore”