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Salerno, scuola e cinema per la prevenzione della violenza di genere

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Salerno, scuola e cinema per la prevenzione della violenza di genere

“Lo scrigno di Alice” e “Credo in un solo padre” sono i due progetti presentati questa mattina a Palazzo di Città per abbattere il muro del silenzio sulla violenza di genere

Due progetti, un’unica buona causa: abbattere il muro del silenzio sulla violenza di genere. “Dalla scuola al cinema, il potere della parola nella prevenzione della violenza di genere” è il ‘manifesto’ con cui si uniscono due importanti iniziative che vedono il territorio salernitano protagonista nella prevenzione e nella lotta al fenomeno.

Lo scrigno di Alice” è un progetto pilota realizzato dall’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Salerno, in collaborazione con gli istituti scolastici IC “Alfano – Quasimodo” e ITIS “Basilio Focaccia”, con il contributo delle associazioni ASPIC Salerno, A Voce Alta Salerno, Violenze Sommerse e diversi volontari. Un percorso di prevenzione volto a educare le nuove generazioni alla differenza di genere, ai sentimenti e alle emozioni e ad analizzare il fenomeno della violenza creando una rete, una sinergia tra le diverse associazioni, con l’obiettivo primario di fare prevenzione introducendo un modello di relazione differente all’interno del sistema culturale. Fortemente voluto dall’assessore Gaetana Falcone, il progetto si è svolto tra febbraio e maggio e ha visto coinvolti gli studenti dei due istituti superiori su citati.

Credo in un solo padre” è un film, tratto da una storia vera, che racconta vicende di violenza di genere perpetuata all’interno di una famiglia dagli anni 40 fino ai giorni nostri. “Con questo film – spiega la produzione – abbiamo voluto mettere in luce fatti ancor oggi purtroppo vivi come le violenze e gli abusi sulle donne e sui minori, compiute soprattutto tra le mura domestiche, dove il silenzio e l’omertà di chi spesso sa, ma non parla, la fa da padrona. La violenza di genere purtroppo ancora oggi è diffusa su tutto il nostro territorio senza distinzione tra nord e sud. Ancora troppi silenzi e troppe paure nascondono questi fatti, ancora l’omertà impedisce le denunce. Attraverso questo film vogliamo non solo raccontare queste violenze, ma raccontare soprattutto la forza e la volontà di chi subisce di denunciare, parlare, raccontare affinché gli aguzzini vengano puniti, e impedire che tali violenze vengano commesse e perpetuate fuori e dentro le mura domestiche. A questo progetto hanno preso parte alcune persone vittime di violenze che abbiamo voluto fortemente al nostro fianco, affinché potessero, anche attraverso le immagini, avere giustizia. Il cast, ricco di artisti importanti del cinema italiano, si è dedicato con passione e impegno per portare avanti le riprese, credendo nel nostro progetto e facendosi portavoce delle nostre denunce”. 

L’opera cinematografica, prodotta da Gianni Pagliazzi e Around Culture e diretta da Luca Guardabascio, è stata girata principalmente in provincia di Salerno e in quella di Arezzo (in particolare presso i comuni di Buccino, Pontecagnano, Eboli, Arezzo, Castiglion Fiorentino). Le riprese sono da poco terminate e l’uscita è prevista nel prossimo inverno. Il cast annovera tra i suoi attori protagonisti Massimo Bonetti, Flavio Bucci, Donatella Pompadour, Giordano Petri, Anna Marcello, Lucia Bendia, Rita Del Piano, Danilo Brugia, Luca Lionello, Chiara Primavesi, Francesca Cardinale, Silvia Bertocchi e Francesco Baccini, che ha realizzato anche la colonna sonora. La sceneggiatura è di Luca Guardabascio e Michele Ferruccio Tuozzo, aiuto regia Alfonso Della Rocca, fotografia Francesco Paglioli, sponsor Domenico Elia e Pietro Deo.