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Salerno: nasce uno sportello per aiutare le vittime e gli autori di stalking

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Salerno: nasce uno sportello per aiutare le vittime e gli autori di stalking

Stalking: sempre più spesso sentiamo pronunciare questa parola, soprattutto nelle cronache dei telegiornali. Quasi ogni giorno ci giungono notizie di omicidi, suicidi e tragedie familiari che sconvolgono l’opinione pubblica.

I dati in Italia sono a dir poco allarmanti: dal 1 gennaio 2013 si contano più di 160 persone uccise a causa del reato di stalking. La maggior parte delle vittime sono donne.

Di tutto ciò se ne è parlato presso la Sala del Gonfalone del Comune di Salerno che ha ospitato un  seminario intitolato Omicidi, violenza e stalking: quale prevenzione?

L’ evento è stato promosso dal Comune di Salerno, dall’ Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia, dall’Osservatorio Nazionale Stalking e dal Centro Presunti Autori.

Nel corso del seminario si sono susseguiti gli interventi dell’avv. Luca Monaco (coordinatore della sede di Salerno dell’Osservatorio Nazionale sullo Stalking e direttore responsabile della testata giornalistica Zerottonove.it), della dottoressa Elena Guarino (Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Salerno), del dott. Massimo Lattanzi ( coordinatore Centro Presunti Autori di violenza e stalking – AIPC), della dottoressa Tiziana Calzone (coordinatrice Centro Presunte Vittime di violenza e stalking – AIPC) e dell’avv. Antonella Mastrolia del Foro di Salerno.

Per l’avv. Luca Monaco il solo intervento della sanzione penale non può essere ritenuto completamente idoneo per la prevenzione del reato di stalking. Occorre, oltretutto, individuare in maniera chiara gli elementi costitutivi che riconducono al suddetto reato.

L’intervento del pubblico ministero Elena Guarino è stato a tratti toccante. Il magistrato ha sottolineato le difficoltà che si incontrano quotidianamente quando ci si trova a lavorare su casi di violenza da stalking.

<<Ci sono vari aspetti critici in merito al reato di stalking: spesso emerge l’impreparazione delle forze dell’ordine e degli stessi avvocati. Ci sono, inoltre, delle situazioni familiari nelle quali c’è un  degrado tale da rendere difficile il lavoro. Ritengo che sia fondamentale aiutare le vittime anche dopo le condanne dei carnefici. Per questo motivo occorre creare una possibilità di appoggio che consenta la tutela della persona lesa anche dopo il processo>> ha dichiarato Elena Guarino.

Nel corso dell’evento è stato presentato lo sportello salernitano per aiutare le vittime e gli autori di stalking. Tutte le persone che ne avranno bisogno potranno essere assistite psicologicamente e legalmente in maniera gratuita.

Lo sportello, inoltre, è finalizzato a dare consigli anche alle forze dell’ordine che spesso si trovano in difficoltà di fronte a questi casi di reato.

<<Nel 2002 è stato fondato il Centro Nazionale Stalking. La percentuale di recidività tra gli autori di questo reato si colloca fra il 40% e il 50% e comprende sia  coloro che sono stati sottoposti ad arresti domiciliari sia quelli che sono stati relegati in carcere. La sola pena detentiva, quindi, non basta a risolvere il problema. Da un punto di vista clinico molte persone che compiono atti di stalking hanno vissuto dei traumi non superati a pieno nel loro passato e, di conseguenza, vanno assistite>> – ha dichiarato lo psicoterapeuta Massimo Lattanzi.

Da sottolineare che l’Osservatorio Nazionale Stalking dispone di equipe composte da psicologi, sociologi, legali ed altre figure professionali pronte a rendere il lavoro di prevenzione e recupero molto più funzionale.

Per l’avv.Antonella Mastrolia <<lo stalking va trattato come fenomeno complesso all’interno del quale, oltre alla pena, ci deve essere un sostegno psicologico e l’aiuto sia nei confronti delle vittime che degli autori>>.