Home Politica Salerno, economia post Covid-19: niente Luci d’Artista?

Salerno, economia post Covid-19: niente Luci d’Artista?

0
Salerno, economia post Covid-19: niente Luci d’Artista?

Niente Luci d’Artista a Salerno: ecco il presagio probabile previsto da alcuni consiglieri per far fronte all’emergenza economica post-Covid-19

“La sopravvivenza fisica della città, che non può morire a causa dell’inerzia amministrativa derivante dalla paura di intervenire.“-ecco le dure parole di alcuni dei consiglieri dell’amministrazione di Salerno.

Si tratta, nella fattispecie, dei consiglieri Antonio D’Alessio, Leonardo Gallo e Corrado Naddeo, con il supporto dei colleghi Pietro Stasi e Peppe Ventura. Il gruppo consiliare invoca un vero e proprio Piano Marshall per far fronte alla perdita economica di cui sarà vittima la città di Salerno.

L’emergenza sanitaria Covid-19 sta mettendo in ginocchio l’intera nazione e la gran parte dei cittadini sopravvive con le cifre messe in atto dalle amministrazioni comunali. Nell’immediato il Governo Centrale ha messo in campo i primi ammortizzatori sociali per i lavoratori dipendenti (cassa integrazione – congedo parentale) ma anche iniziali, seppur modesti, sostegni per gli autonomi (600 euro mensili); sono rapidamente arrivati fondi (400 milioni di euro per il Paese – 780.000 euro circa per la città di Salerno).

Le parole dei consiglieri D’Alessio, Gallo e Naddeo, risultano sono rivolte al Sindaco della città di Salerno, Vincenzo Napoli:

E’ giunta l’ora in cui serve lucidità assoluta, nel prefigurare strategie valide di ripartenza da mettere prontamente in campo. Occorre fare presto! Sostanzialmente, passata la fase acuta della pandemia, dobbiamo prevedere auna fase, non breve (6/12 mesi), di misure croniche volte al contenimento per evitare la ripresa dei contagi. E’ chiaro che la vita continua, deve continuare, ma molte cose dovranno cambiare e, probabilmente, nulla sarà come prima. In attesa del tanto sospirato vaccino (12 mesi almeno), dovremo prevedere un radicale cambiamento delle abitudini. Questo il quadro generale, ma, cosa dobbiamo prevedere per la nostra città? Di sicuro, per almeno 8/12 mesi, non sarà possibile realizzare attività che prevedano la concentrazione di persone, nel pubblico come nel privato: processioni, sagre, convegni, maratone, cicloraduni, notti bianche, sfilate, concerti, comizi, stagioni teatrali e liriche, rassegne cinematografiche, mostre, grandi eventi di massa (come, purtroppo, Le Luci d’Artista), grandi raduni (come, purtroppo, quello dei Carabinieri) e così via”.

Ecco le proposte dei consiglieri di Salerno per far fronte all’emergenza Covid-19:

  • Identificare e quantificare sia le mancate entrate che le risorse rese disponibili da quanto già ad oggi risparmiato a fronte di servizi non resi o di operazioni finanziarie sui mutui grazie ad interventi di sostegno Centrale ed Europeo; il saldo dovrebbe risultare positivo;
  • Reindirizzare tutte le somme previste nel Bilancio per Sagre, Eventi civili e religiosi, Eventi culturali e Sportivi, Manifestazioni in genere etc. Sono scelte DOLOROSE ma TEMPORANEE ed indispensabili per la sopravvivenza fisica della città, che non può morire a causa dell’inerzia amministrativa derivante dalla paura di intervenire;
  • Le risorse andranno utilizzate per ridurre drasticamente i numerosi oneri cui le attività produttive cittadine sono sottoposte e che, indiscutibilmente, oggi e per diversi mesi (6/12), non sono sostenibili: tasse di soggiorno, tasse rifiuti, tasse occupazione suolo pubblico, tasse per insegne pubblicitarie, addizionali comunali, tasse per variazione di destinazione di uso, diritti edificatori, oneri relativi ad attività edilizie di ristrutturazione e così via.
  • Accesso gratuito nelle aree di parcheggio di Salerno Mobilità per consentire ad alberghi, case vacanza e B&B (circa 900 a Salerno) ed a tutte le attività commerciali, di richiamare visitatori e turisti in modo costante con tale proposta allettante.
  • Accesso agli 11 miliardi di fondi strutturali europei che, come Ursula Von Der Leyen ha recentemente dichiarato, non dovranno più essere restituiti dall’Italia in quanto, ad oggi, non ancora utilizzati. Progetti di infrastrutture strategiche in fase avanzata come quello del completamento con le opere a mare del PIP Nautico per oltre 20 milioni di euro sono alla portata entro l’anno corrente.